Casse di previdenza private, patrimonio a € 125,1 mld (+9,8%) nel 2024 e investimenti per € 48,1 mld, settore in crescita di € 53,2 mld (+5,7% annuo)

Gli investimenti delle Casse raggiungono una redditività media del 7% con una forte concentrazione su immobili e titoli di Stato, mentre gli enti “storici” continuano a detenere oltre il 75% dell’attivo totale

Nel 2024 il patrimonio delle Casse di previdenza private è salito a 125,1 miliardi di euro, con una crescita del 9,8% rispetto all'anno precedente. Gli investimenti, invece, raggiungono 48,1 miliardi di euro, con una redditività media del 7% e una prevalenza di investimenti in immobili e titoli di Stato.

Nello stesso anno, gli investimenti delle Casse previdenziali private in Italia «ammontano a 48,1 miliardi, il 38,4% delle attività, percentuale in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al 2023».Questo quanto riportato nel rapporto della Covip, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, presentato nella sala del Refettorio della Camera, a Palazzo San Macuto, dal presidente Mario Pepe.

I numeri dimostrano che le Casse di previdenza «nate dalla riforma del 1994, hanno saputo in questi trent’anni trasformarsi profondamente: da enti pubblici a soggetti autonomi, responsabili e sempre più professionalizzati. Oggi rappresentano un pilastro della previdenza italiana e un attore significativo nel panorama finanziario del Paese», questo quanto dichiarato da Mario Pepe.

Gli investimenti predominanti sono rispettivamente quelli nel settore immobiliare, con 17,2 miliardi di euro (il 13,7% delle attività totali) e i titoli di Stato con 15,5 miliardi investiti (12,4% delle attività totali). Il totale a fine 2024 degli investimenti in titoli di imprese italiane corrisponde 9,6 miliardi di euro, (pari al 7,6% dell’attivo totale, di cui 8,7 miliardi costituiti da azioni; 1,9 miliardi rappresentativi di quote del capitale della Banca d’Italia) e 900 milioni da obbligazioni, che fanno capo soprattutto al settore finanziario, con oltre il 50% del totale.

Crescita del 9,8% per il patrimonio delle casse


Secondo quanto riportato dal Report, nel 2024 l'attivo totale a valori di mercato delle Casse di previdenza private dei professionisti «totalizza 125,1 miliardi, rispetto ai 114 miliardi del 2023, il 9,8% in più». «Negli ultimi dieci anni la dimensione del settore è cresciuta di 53,2 miliardi, pari in media al 5,7% su base annua», e «sullo stesso orizzonte temporale è aumentato anche il corrispondente peso rispetto al pil, salito dal 4,4 al 5,7%».

Alla crescita dell’attivo hanno sicuramente contribuito diversi fattori, in particolare il saldo tra contributi incassati e prestazioni erogate e il rendimento degli investimenti. Nel 2024 il flusso netto dei contributi ha raggiunto 4,4 miliardi di euro, mentre la redditività media degli investimenti si è attestata al 7%, sostenuta dall’andamento positivo dei mercati finanziari. Su un periodo di dieci anni, il rendimento medio annuo composto è risultato pari al 2,9%.


Il dossier evidenzia inoltre che, anche nello precedente, la «parte del leone» è rappresentata dalle Casse di «vecchia generazione» (disciplinate dal decreto legislativo 509 del 1994) che «raggruppano il 75,7% dell'attivo totale, in crescita rispetto al 70,6% di dieci anni fa». In particolare, all'Enpam (medici e odontoiatri) fa capo il 23,6%, seguono Cassa forense (avvocati) con il 18,5%, Inarcassa (ingegneri e architetti) con il 13,5%, Cdc (dottori commercialisti) con l'11,8% ed Enasarco (agenti di commercio e consulenti finanziari) con l'8,3%, laddove, segnala la Commissione, i primi tre Enti privati «concentrano il 55,7% del totale rispetto al 51,8% di fine 2014».


In generale, gli istituti pensionistici maggiori «mostrano anche tassi di crescita dell'attivo superiori a quello generale» si legge nel dossier. Per la Covip, infine, «l'andamento della gestione previdenziale e la redditività degli investimenti sono i principali fattori che determinano nel tempo le variazioni dell'attivo delle Casse».