Qualità della vita 2025; Capobianco (Conflavoro): “Paese ancora spaccato in due, urgente favorire le PMI”
“L’indagine sulla qualità della vita nelle province italiane fotografa con chiarezza un Paese ancora spaccato in due, dove il divario tra Nord e Sud si riflette direttamente sulle possibilità di sviluppo del tessuto imprenditoriale e della vita quotidiana dei cittadini. Il fatto che Milano, Bolzano e Bologna si confermino ai vertici mentre realtà come Caltanissetta, Crotone e Reggio Calabria restino nelle ultime posizioni, evidenzia quanto sia urgente intervenire per superare squilibri storici che penalizzano il Mezzogiorno”. Lo ha dichiarato Roberto Capobianco, Presidente Conflavoro, in merito ai dati emersi dall’Indagine sulla Qualità della Vita 2025 realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, giunta alla 27ª edizione.
“Come Conflavoro – prosegue Capobianco - sottolineiamo da tempo l’importanza di adottare politiche che favoriscano la competitività delle imprese anche nelle aree più svantaggiate del Paese, partendo da un miglioramento delle infrastrutture, dalla semplificazione burocratica e dal sostegno concreto all’imprenditoria locale. Solo creando un ambiente favorevole alla nascita e alla crescita delle imprese sarà possibile generare occupazione stabile, ridurre il disagio sociale e innescare un vero circolo virtuoso per tutto il territorio”.
Per Capobianco: “I dati dell’indagine confermano che senza interventi strutturali e una visione di lungo periodo, le aree del Sud rischiano di restare indietro non solo in termini di benessere, ma anche di futuro. È fondamentale che le istituzioni, a tutti i livelli, ascoltino la voce delle imprese e lavorino insieme per garantire pari opportunità di crescita e qualità della vita, indipendentemente dalla zona di residenza. Solo così - conclude - potremo ambire a un’Italia davvero unita e competitiva”.