A2A, collocato un green bond da 500 milioni con domanda tripla, nel piano al 2035 investimenti per 23 miliardi
La nuova obbligazione, destinata a finanziare progetti allineati alla tassonomia Ue, attira ordini per 1,8 miliardi; il gruppo punta a rafforzare crescita sostenibile, dividendi in aumento e una gestione del debito mantenuta sotto controllo
A2A ha avviato un nuovo collocamento obbligazionario verde da 500 milioni di euro, segnando la sua seconda emissione green del 2025 e confermando la strategia finanziaria delineata con il recente piano industriale al 2035. Il nuovo bond, destinato esclusivamente a investitori istituzionali, rientra nella categoria dei senior unsecured e presenta rating atteso Baa2/BBB. La scadenza è fissata al 24 maggio 2032.
L’operazione ha raccolto un forte interesse sin dalle prime ore del bookbuilding: le richieste hanno superato 1,8 miliardi di euro, pari a oltre tre volte l’ammontare offerto. Questo ha consentito alla multiutility lombarda di abbassare la guidance iniziale sul rendimento, che da +115 punti base è stata ridotta in area +85 punti base sopra il tasso midswap. Alla strutturazione dell’emissione partecipano come global coordinator Goldman Sachs e Santander, mentre Bnp Paribas, BofA, IMI-Intesa Sanpaolo, JP Morgan, Mediobanca, Morgan Stanley e UniCredit figurano tra i joint bookrunners.
Per A2A il collocamento rappresenta un ulteriore tassello nello sviluppo della propria strategia di finanza sostenibile. A gennaio 2025 la società guidata da Renato Mazzoncini aveva infatti lanciato il suo primo European green bond da 500 milioni con scadenza decennale, ottenendo ordini per 2,2 miliardi. Come per quell’emissione, anche i proventi del nuovo bond saranno destinati a progetti allineati alla Tassonomia europea: investimenti nelle energie rinnovabili, interventi di efficienza energetica, sistemi per la gestione e valorizzazione dei rifiuti.
Il nuovo piano industriale al 2035, presentato poche settimane fa, prevede un aumento del volume complessivo degli investimenti a 23 miliardi di euro, un miliardo in più rispetto alla precedente pianificazione. Centrale resta la politica dei dividendi, con una crescita prevista di oltre il 4% annuo e un dividend yield stimato al 4-5% al 2030. Sul fronte della struttura finanziaria, A2A indica una traiettoria del debito in aumento ma coerente con il piano di sviluppo: 6,6 miliardi attesi nel 2028, 7,4 miliardi nel 2030, con un costo medio del debito previsto tra il 3% e il 3,3% nel lungo termine.
Il nuovo green bond, quindi, si inserisce in un percorso di ampliamento degli investimenti e rafforzamento della sostenibilità operativa e finanziaria della multiutility, che punta a consolidare il proprio ruolo nell’economia circolare e nella transizione energetica italiana.