Riello, Ariston, Ferroli, Haier, Midea, Syntagma Capital e Aurelius in corsa con offerte sul tavolo di Bank of America

ChatGPT ha detto: Offerte non vincolanti recapitate a Bank of America: Carrier valuta le proposte mentre Governo e sindacati chiedono garanzie su occupazione e futuro industriale

Grandi multinazionali italiane e internazionali, insieme a fondi di private equity attivi nel settore dei carve-out, hanno presentato le offerte non vincolanti per Riello, storico marchio italiano delle caldaie e dei sistemi di climatizzazione che l’attuale proprietario, la statunitense Carrier Global Corporation, ha deciso di mettere in vendita. Le proposte, secondo quanto risulta, sarebbero cinque o sei e sono state recapitate all’advisor incaricato, Bank of America.

Tra i gruppi industriali in corsa figura Ariston Group, sostenuta da Mediobanca, che avrebbe formalizzato l’interesse manifestato negli ultimi mesi. L’acquisizione rientrerebbe nella strategia di espansione industriale del gruppo, che ha già previsto importanti investimenti in Italia, tra cui circa 250 milioni destinati alla ricerca e sviluppo. Un’altra offerta sarebbe arrivata da Ferroli, controllata dal fondo britannico Attestor e assistita da Jefferies.

Riello in vendita a 100 anni dalla fondazione, tra i potenziali acquirenti Ariston Group da 2,6 miliardi e i colossi cinesi Haier e Midea

Presente anche il colosso cinese Haier, già attivo nel mercato italiano e in passato protagonista dell’acquisizione di Candy. Si sarebbe mossa inoltre Midea, altro gigante asiatico del settore, affiancato da Rothschild. Sul fronte finanziario, particolare interesse sarebbe arrivato dal fondo belga Syntagma Capital, specializzato in operazioni di carve-out, e dal fondo tedesco Aurelius, già attivo in Italia e recentemente protagonista di acquisizioni nel comparto energetico.

Alla luce delle proposte ricevute, Carrier Global Corporation si prepara ora a valutare il perimetro e la qualità delle offerte, per decidere con quali soggetti proseguire le trattative nella fase successiva del processo.

La vendita di Riello è osservata con attenzione dalle istituzioni e dalle organizzazioni sindacali, preoccupate di evitare una possibile delocalizzazione. Durante l’incontro del 22 ottobre al ministero delle Imprese e del Made in Italy, alla presenza di Regioni interessate e rappresentanze sindacali, è stata ribadita la necessità che l’eventuale acquirente garantisca un piano industriale solido, orientato alla crescita e non alla sola continuità commerciale.

Il Governo ha chiesto garanzie precise affinché il nuovo proprietario valorizzi una realtà che rappresenta da oltre un secolo un pilastro del settore e del territorio. Riello conta circa 1.200 dipendenti nel mondo, oltre la metà in Italia, con centri produttivi e di ricerca tra Veneto, Lombardia e altre regioni. Negli ultimi anni l’azienda ha affrontato alcune chiusure di stabilimenti, mentre il fatturato della capogruppo si attesta intorno ai 400 milioni di euro.

La società Riello

Fondata nel 1922 a Legnago (Verona), Riello è un simbolo del made in Italy nel settore del riscaldamento e della climatizzazione. Dal 2015 è entrata a far parte del gruppo statunitense United Technologies e, dal 2020, di Carrier Corporation. La scelta di avviare la cessione si inserisce nel processo di razionalizzazione societaria del gruppo americano successivo all’acquisizione di Viessmann Climate Solutions.