Toyota, investimento di 10 miliardi negli USA nei prossimi cinque anni, portando così a quasi $60 mld il totale delle risorse destinate al mercato
Il gruppo giapponese inaugura ufficialmente anche la Toyota Battery Manufacturing North Carolina; negli USA 50 mila impiegati e produzione di oltre 35 milioni di veicoli in undici impianti
Toyota ha annunciato un nuovo piano di investimenti fino a 10 miliardi di dollari negli Stati Uniti nel corso dei prossimi cinque anni. Con questo ulteriore impegno, il gruppo giapponese porterà a quasi 60 miliardi di dollari il totale delle risorse destinate al mercato americano dall’inizio delle sue attività nel Paese.
In contemporanea, è stata annunciata l’inaugurazione ufficiale di Toyota Battery Manufacturing North Carolina, il primo stabilimento del gruppo dedicato alla produzione interna di batterie al di fuori del Giappone. La fabbrica, istituita nel 2021, rappresenta un investimento complessivo di quasi 14 miliardi di dollari e consentirà la creazione di fino a 5.100 nuovi posti di lavoro.
"L’apertura del nostro primo stabilimento di batterie negli Stati Uniti e l’annuncio di un ulteriore investimento fino a 10 miliardi di dollari segnano un momento cruciale nella storia della nostra azienda", ha dichiarato Tetsuo Ogawa, presidente e ceo di Toyota Motor North America. "Come pionieri nel campo dei veicoli elettrificati, questi investimenti rafforzano il nostro impegno nei confronti dei dipendenti, dei clienti, dei concessionari, delle comunità e dei fornitori".
“Best Company in Town”: la nuova struttura in North Carolina
La nuova struttura in North Carolina è parte integrante della strategia "best company in town" di Toyota, basata su una forte presenza locale e su una produzione flessibile orientata alle esigenze delle comunità in cui opera. Negli Stati Uniti, Toyota impiega già circa 50 mila persone e ha prodotto oltre 35 milioni di veicoli in undici impianti produttivi.
Toyota va incontro alle richieste di Trump
Con questa mossa, Toyota, come già fatto da altri grandi costruttori globali, va incontro alle richieste del presidente Donald Trump, che con i dazi spinge per maggiori investimenti sul territorio americano e conferma la propria strategia multi-tecnologica nel settore della mobilità elettrificata, puntando su una filiera sempre più integrata negli Stati Uniti.