Banco di Desio e della Brianza, risultati primi nove mesi del 2025 utile a €106 miliardi (-9,0%), ricavi operativi a €4 miliardi (-3,2%)
Il margine d’interesse scende a 27 milioni (-9,4%), ma crescono commissioni e raccolta indiretta (+3,6%). Ricavi totali a 453 milioni e raccolta complessiva oltre 39 miliardi di euro
Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Desio e della Brianza S.p.A., riunitosi in data 6 novembre 2025, ha approvato la “Relazione finanziaria trimestrale consolidata al 30 settembre 2025” (di seguito anche “Relazione”), predisposta su base volontaria. La Relazione è stata predisposta anche per le finalità di determinazione del risultato del periodo ai fini del calcolo dei fondi propri e dei coefficienti prudenziali.
Per quanto riguarda i criteri di rilevazione e valutazione, la Relazione è redatta in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore alla data di riferimento come di seguito riportato nella sezione “Criteri di redazione”. Si richiama la specifica informativa dedicata alla descrizione del contesto di riferimento in cui è stata predisposta la presente informativa finanziaria, condizionata dalle tensioni geo-politiche a livello internazionale, nonché delle incertezze e dei rischi significativi a questo correlati che possono avere un impatto anche significativo sui risultati previsti che dipendono da molti fattori al di fuori del controllo del management.
Andamento economico consolidato
L’utile di periodo è pari a 105,9 milioni di euro, in diminuzione rispetto al risultato del periodo precedente del 9,0%.
Le voci di ricavo caratteristiche della gestione operativa registrano un decremento di circa 15,0 milioni di euro (-3,2%) rispetto al periodo di confronto, attestandosi a 453,1 milioni di euro. L’andamento è attribuibile alla riduzione del margine di interesse per 27,0 milioni di euro (-9,4%), che risente delle dinamiche dei tassi di mercato, parzialmente compensato dalla crescita delle commissioni nette per 8,1 milioni di euro (+5,1%), del risultato netto delle attività e passività finanziarie per 3,6 milioni di euro (+23,3%) e degli altri proventi ed oneri di gestione per 0,4 milioni di euro (+13,5%).
La voce dividendi si attesta infine a 0,6 milioni di euro in linea con il periodo di confronto (0,7 milioni di euro).
Oneri operativi
L’aggregato degli oneri operativi, che include le spese per il personale, le altre spese amministrative e le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali, si attesta a circa 267,3 milioni di euro (249,9 milioni di euro nel periodo di raffronto) evidenziando un incremento di 10,1 milioni di euro (+6,1%) della voce relativa alle spese per il personale, di 6,2 milioni di euro (+8,3%) della voce relativa alle altre spese amministrative e di 1,0 milioni di euro (+10,2%) della voce relativa alle rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali.
L’andamento dell’aggregato esprime la contribuzione del ramo sportelli acquisito il 7 dicembre 2024, nonché dell’effetto del rinnovo del contratto di lavoro.
Risultato della gestione operativa
Il risultato della gestione operativa, conseguentemente, è pari a 185,8 milioni di euro, -14,8% rispetto al periodo di confronto.
Dal risultato della gestione operativa di 185,8 milioni di euro si perviene al risultato corrente al netto delle imposte di 105,9 milioni di euro, in calo del 7,7% rispetto ai 114,7 milioni di euro del periodo di confronto, in considerazione principalmente: del costo del credito (dato dal saldo delle rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie al costo ammortizzato e dagli utili (perdite) da cessione o riacquisto di crediti), pari a circa 21,1 milioni di euro (circa 20,4 milioni di euro del periodo precedente); delle rettifiche di valore nette su titoli di proprietà positive per 0,4 milioni di euro (positive per 1,1 nel periodo di confronto); degli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri negativi per 0,9 milioni di euro (negativi per 16,0 milioni di euro nel periodo di confronto ove esprimevano anche la valutazione del rischio in materia di trasparenza); degli oneri relativi al sistema bancario nulli che erano pari a 6,9 milioni di euro nel periodo di confronto, relativi al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (DGS), che nel 2024 ha raggiunto il target level raccolto tramite le contribuzioni ordinarie; delle imposte sul reddito dell’operatività corrente pari a 58,5 milioni di euro (ex euro 61,6 milioni di euro).
Risultato della gestione non ricorrente al netto delle imposte
Al 30 settembre 2025 si registra un risultato della gestione non ricorrente pressochè nullo.
Nel periodo di confronto si registra un risultato della gestione non ricorrente positivo per 1,0 milioni di euro per effetto: degli oneri relativi alla contribuzione straordinaria al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (“DGS”) per 4,0 milioni di euro; della componente lorda positiva di 3,0 milioni di euro conseguita a titolo di conguaglio, per aggiustamento prezzo sulla base di target valutati ad un anno dalla data del closing, sulla base degli accordi siglati con Worldline con riferimento all'operazione "Aquarius" realizzata nell’esercizio 2023; del badwill provvisorio di 1,4 milioni di euro risultante dal processo di purchase price allocation (PPA) provvisorio relativo a Dynamica Retail (con efficacia a far data dal 1° giugno 2024); degli oneri pari a 1,0 milioni di euro relativi ai costi connessi all’acquisto del ramo d’azienda di Banca Popolare di Puglia e Basilicata al netto del relativo effetto fiscale positivo per 1,6 milioni di euro.
Risultato di periodo di pertinenza di terzi
Al 30 settembre 2025, il risultato di periodo di pertinenza di terzi risulta nullo (negativo per 0,7 milioni di euro nel periodo di confronto) per effetto della variazione della quota di partecipazione in Dynamica che alla data di riferimento risulta passata dall’89,23% al 100% (cfr. paragrafo “Variazioni dell’area di consolidamento riportata nella Parte generale delle Politiche contabili della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025).
Risultato di periodo di pertinenza della Capogruppo
La somma del risultato corrente e non ricorrente, considerato il risultato di pertinenza di terzi, determina l’utile di periodo di pertinenza della Capogruppo al 30 settembre 2025 di 105,9 milioni di euro.
La raccolta
La raccolta complessiva dalla clientela al 30 settembre 2025 ammonta a circa 39,2 miliardi di euro, in aumento rispetto al saldo di fine esercizio 2024 (+2,1%).
La raccolta diretta ammonta a circa 15,8 miliardi di euro, in linea (+0,1%) rispetto al 31 dicembre 2024, per effetto della crescita dei titoli in circolazione (+13,8%), parzialmente compensato dal decremento dei debiti verso la clientela (-2,6%).
La raccolta indiretta ha registrato al 30 settembre 2025 un saldo di 23,3 miliardi di euro (+3,6%). La raccolta da clientela ordinaria si è attestata a 15,1 miliardi di euro, in aumento del 4,7% rispetto alla fine dell’esercizio precedente; l’incremento è attribuibile sia all’andamento del comparto gestito (+4,6%) sia al risparmio amministrato (+4,8%).
La raccolta del comparto gestito (clientela ordinaria e istituzionale) ammonta a 10,2 miliardi di euro, superiore al target di 10 miliardi di euro piano industriale, con una crescita di 0,5 miliardi di euro rispetto alla fine dell’esercizio precedente.
Dagli approfondimenti svolti sugli investimenti detenuti dalla clientela (titoli, fondi, gestioni patrimoniali, ecc.) relativi a emittenti con sede in Russia, Bielorussia e Ucraina, o comunque aventi il rublo quale valuta di emissione, non emergono ad oggi profili di rischio rilevanti.