Cementir, risultati primi 9 mesi 2025 ricavi a €1.2 miliardi (+0,4%), volumi di cemento venduti 8,2 milioni di tonnellate (+2,4%)

Cementir Holding N.V. conferma la resilienza del modello di business con risultati in linea con le attese, volumi in crescita e un’accelerazione sui progetti di decarbonizzazione e sviluppo sostenibile

Il Consiglio di Amministrazione di Cementir Holding N.V. ha esaminato e approvato i risultati consolidati dei primi nove mesi e del terzo trimestre 2025, non sottoposti a revisione contabile.

La società precisa che a partire da aprile 2022 l’economia turca è considerata “iperinflazionata” in base ai criteri stabiliti dallo “IAS 29-Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate”.

“I risultati dei primi nove mesi del 2025 sono in linea con le nostre aspettative, con un terzo trimestre con volumi di cemento e aggregati in miglioramento. Stiamo gestendo con efficacia le sfide operative e proseguendo con determinazione gli obiettivi strategici ed il percorso di crescita.

Parallelamente stiamo accelerando i nostri progetti di decarbonizzazione, con particolare attenzione alle tecnologie di carbon capture and storage, che rappresentano una leva strategica per ridurre le emissioni e creare nuove prospettive di sviluppo. In attesa di cogliere eventuali opportunità di mercato, continuiamo a rafforzare la nostra solidità patrimoniale”.

Di seguito si commentano i risultati economici consolidati dei primi nove mesi del 2025 “Non- GAAP”, che escludono sia gli impatti dell’applicazione dello IAS 29 sia la rivalutazione degli immobili non industriali in Turchia. Questa rappresentazione consente una migliore comparazione della performance del Gruppo rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.

Nel corso dei primi nove mesi del 2025, i volumi venduti di cemento e clinker, pari a 8,2 milioni di tonnellate, sono aumentati del 2,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. La crescita si è registrata principalmente nel mercato turco mentre Belgio e Danimarca hanno registrato un andamento negativo.

I volumi di vendita del calcestruzzo, pari a 3,3 milioni di metri cubi, sono stabili rispetto allo stesso periodo del 2024.

I volumi di vendita degli aggregati hanno raggiunto 7,7 milioni di tonnellate, in crescita del 5,2% principalmente grazie a Turchia e Danimarca.

I ricavi delle vendite e prestazioni del Gruppo, pari a 1.232,4 milioni di Euro, sono aumentati dello 0,4% rispetto ai 1.227,3 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2024. Si evidenzia che a cambi costanti 2024 i ricavi sarebbero stati pari a 1.296,5 milioni di Euro, in crescita del 5,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

I costi operativi, pari a 969,4 milioni di Euro, sono aumentati del 2,7% rispetto ai 943,7 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2024.

Il costo delle materie prime, pari a 519,2 milioni di Euro, è aumentato del 4,4% rispetto ai 497,5 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2024, principalmente per effetto dell’inflazione in Turchia e dei maggiori costi di produzione in Egitto e in Belgio.

Il costo del personale, pari a 163,2 milioni di Euro, è aumentato del 3,2% rispetto ai 158,1 milioni di Euro dello stesso periodo del 2024, principalmente a causa delle dinamiche salariali in Turchia.

Gli altri costi operativi, pari a 286,9 milioni di Euro, sono leggermente diminuiti rispetto ai 288,1 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2024.

Il margine operativo lordo si è attestato a 284,0 milioni di Euro, in lieve diminuzione rispetto ai 289,1 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2024 (-1,8%), in un contesto macroeconomico debole, con svalutazione di alcune valute, che ha comportato un effetto cambio negativo di circa 12,5 milioni di Euro. Si evidenzia che il margine operativo lordo dei primi nove mesi del 2025 include oneri non ricorrenti netti per 2,7 milioni di Euro derivanti dall’incendio al sistema di alimentazione dei combustibili alternativi nell’impianto di Gaurain in Belgio, parzialmente compensati dalla plusvalenza sulla cessione di un terreno in Belgio, mentre il 2024 comprendeva oneri non ricorrenti per 2,0 milioni di Euro legati alla svalutazione di un terreno non industriale in Italia. Al netto di tali poste, il margine operativo lordo è diminuito del 1,5% rispetto allo stesso periodo del 2024. Si ricorda inoltre che in Egitto si sono verificati problemi tecnici in fase di riavvio della seconda linea di produzione, che si sono risolti a fine giugno.

L’incidenza del margine operativo lordo sui ricavi si è attestata al 23,0% rispetto al 23,6% dei primi nove mesi del 2024.

A cambi costanti 2024, il margine operativo lordo sarebbe stato pari a 296,5 milioni di Euro, in crescita del 2,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il risultato operativo, tenuto conto di ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti per 100,0 milioni di Euro (93,1 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2024), è stato pari a 184,0 milioni di Euro, in diminuzione del 6,1% rispetto ai 196,0 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2024. Gli ammortamenti dovuti all’applicazione dell’IFRS16 sono stati pari a 27,3 milioni di Euro (24,5 milioni di Euro nello stesso periodo del 2024).

A cambi costanti 2024, il risultato operativo sarebbe stato pari a 194,2 milioni di Euro.

Il risultato della gestione finanziaria è stato negativo per 0,3 milioni di Euro in calo rispetto al risultato positivo di 18,1 milioni di Euro nello stesso periodo dell’anno precedente; il diverso andamento è da attribuire ai maggiori proventi su cambi rilevati nei primi nove mesi del 2024 legati alla svalutazione di oltre il 50% della sterlina egiziana contro Euro. Al netto di tale posta il risultato della gestione finanziaria sarebbe aumentato di 2,6 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il risultato ante imposte si è attestato a 183,6 milioni di Euro, in diminuzione del 14,2% rispetto a 214,1 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2024.

Nel corso dei primi nove mesi del 2025 il Gruppo ha effettuato investimenti complessivi per circa 79,2 milioni di Euro (110,8 milioni di Euro nel 2024) di cui circa 6,4 milioni di Euro in sostenibilità e 17,7 milioni di Euro (21,7 milioni di Euro nel 2024) inerenti alle attività per il diritto di utilizzo (IFRS 16).

La cassa netta al 30 settembre 2025, pari a 198,5 milioni di Euro, è in miglioramento di 118,6 milioni di Euro rispetto ad una posizione di cassa netta di 79,9 milioni di Euro al 30 settembre 2024, ed include: la distribuzione di dividendi della Capogruppo per 43,5 milioni di Euro avvenuta nel maggio 2025, dividendi per circa 6,0 milioni di Euro ad azionisti terzi, oltre agli investimenti industriali del periodo. La posizione di cassa netta comprende 75,7 milioni di Euro di debito per l’effetto dell’applicazione del principio contabile IFRS 16 (78,0 milioni di Euro al 30 settembre 2024).

Il patrimonio netto totale al 30 settembre 2025 è pari a 1.876,6 milioni di Euro (1.856,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2024 e 1.745,0 milioni di Euro al 30 settembre 2024).

Andamento del terzo trimestre 2025

Nel terzo trimestre 2025 i volumi venduti di cemento e clinker, pari a 3,0 milioni di tonnellate, hanno registrato un aumento del 6,6% rispetto allo stesso periodo del 2024, grazie alla capacità addizionale in Egitto e al buon andamento delle vendite in Malesia, Turchia, Cina e Stati Uniti, mentre Danimarca e Belgio hanno registrato una contrazione dei volumi.

I volumi di vendita del calcestruzzo, pari a 1,1 milioni di metri cubi, sono diminuiti del 4,0% a causa del negativo andamento in Turchia, Danimarca e Belgio, mentre in Norvegia e Svezia si è registrato un incremento.

Nel settore degli aggregati, i volumi di vendita hanno raggiunto 2,6 milioni di tonnellate, in crescita del 6,0% grazie alle buone performance in Turchia, Danimarca e Svezia, con volumi sostanzialmente stabili in Belgio.

I ricavi delle vendite e prestazioni sono stati pari a 425,4 milioni di Euro, in linea rispetto ai 423,9 milioni di Euro del terzo trimestre 2024, con miglioramenti in tutte le aree geografiche ad eccezione di Turchia, per un effetto cambio, e Belgio.

I costi operativi sono saliti a 331,7 milioni di Euro (+6,7% rispetto ai 310,9 milioni di Euro nel terzo trimestre 2024), principalmente per effetto dell’inflazione in Turchia.

Il margine operativo lordo, pari a 112,5 milioni di Euro, è aumentato del 5,0% rispetto al terzo trimestre 2024 (107,2 milioni di Euro) grazie ad un’attenta gestione dei costi in particolare in Belgio e Nordic & Baltic.

Si evidenzia che il margine operativo lordo del terzo trimestre 2025 include oneri non ricorrenti netti per 1,7 milioni di Euro derivanti dall’incendio al sistema di alimentazione dei combustibili alternativi nell’impianto di Gaurain, in Belgio parzialmente compensati dalla plusvalenza sulla cessione di un terreno in Belgio. Al netto di tali oneri, il margine operativo lordo è aumentato del 6,5% rispetto allo stesso periodo del 2024.

A cambi costanti 2024, il margine operativo lordo sarebbe stato pari a 118,1 milioni di Euro, in crescita del 10,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il risultato operativo è stato pari a 79,0 milioni di Euro (76,0 milioni di Euro nel terzo trimestre 2024).

Il risultato della gestione finanziaria è stato negativo per 3,1 milioni di Euro (negativo per 4,1 milioni di

Euro nel terzo trimestre 2024).

Il risultato ante imposte si è attestato a 76,0 milioni di Euro, in aumento del 5,5% rispetto al terzo trimestre 2024 (72,0 milioni di Euro).

Gli investimenti nel terzo trimestre 2025 sono stati pari a 23,5 milioni di Euro (36,6 milioni di Euro nel terzo trimestre 2024), di cui 3,5 milioni di Euro in applicazione del principio contabile IFRS16 (4,7 milioni di Euro nel terzo trimestre del 2024).

Andamento della gestione per area geografica

Nei primi nove mesi del 2025 i ricavi delle vendite hanno raggiunto 368,5 milioni di Euro, in aumento del 2,6% rispetto ai 359,2 milioni di Euro dello stesso periodo del 2024.

I volumi di cemento grigio e bianco sul mercato domestico hanno registrato una lieve contrazione rispetto ai primi nove mesi del 2024.

Il contesto macroeconomico continua a incidere negativamente sul settore delle costruzioni, in particolare nei segmenti del calcestruzzo e dei prefabbricati, solo parzialmente compensati dai manufatti in cemento. Nel terzo trimestre si è osservata un’ulteriore contrazione dei volumi del progetto Fermern rispetto alle previsioni originarie.

Le esportazioni di cemento sono aumentate del 4% rispetto ai primi nove mesi del 2024 grazie a maggiori consegne in Norvegia, Polonia e Belgio.

In Danimarca i volumi di calcestruzzo sono diminuiti del 4% rispetto al 2024, a causa della stagnazione del mercato residenziale e della riduzione delle consegne per importanti progetti infrastrutturali. Il mese di ferie di luglio è stato inoltre caratterizzato da forti piogge.

Nel settore degli aggregati i volumi di vendita sono cresciuti del 18% rispetto a primi nove mesi del 2024 grazie al miglioramento della performance produttiva di una delle due cave e alla robusta domanda.

Il margine operativo lordo si è attestato a 122,2 milioni di Euro (115,5 milioni di Euro nello stesso periodo del 2024) in aumento del 5,9% principalmente per il positivo contributo del cemento, favorito da risparmi su combustibili ed energia elettrica, che hanno più che compensato l’aumento dei costi delle materie prime e degli altri costi operativi. Anche il calcestruzzo ha inciso positivamente, grazie all’incremento dei prezzi di vendita che ha più che bilanciato i maggiori costi variabili ed i minori volumi.

Gli investimenti del periodo sono stati pari a 26,4 milioni di Euro, di cui circa 18,8 milioni di Euro nel settore del cemento, principalmente per interventi di manutenzione straordinaria sui forni, efficientamento della capacità produttiva, studi preliminari per progetti di cattura e stoccaggio della CO2, e per l’introduzione del gas naturale come combustibile alternativo. Gli investimenti nel settore del calcestruzzo hanno riguardato soprattutto la ristrutturazione dell’impianto di Ejby a Copenaghen e la sostituzione di automezzi per il pompaggio del calcestruzzo. Gli investimenti includono 4,2 milioni di Euro contabilizzati in base al principio contabile IFRS 16 concentrati essenzialmente nel calcestruzzo per automezzi di trasporto.

Investimenti

Nei primi nove mesi del 2025 i volumi di vendita di cemento sul mercato domestico sono diminuiti del 7% a causa della persistente debolezza della domanda legata alle tensioni internazionali, all’alto costo dei materiali e alla scarsa fiducia del mercato. È proseguito il rallentamento delle attività di costruzione, in particolare nel segmento residenziale, che non sembra aver ancora beneficiato della riduzione dei tassi d’interesse. Il mercato belga delle costruzioni è in contrazione per il terzo anno consecutivo, con forte concorrenza e pressione sui prezzi.

Le esportazioni hanno registrato un calo del 6%, penalizzate dall’andamento negativo del settore residenziale nel nord della Francia e dal fisiologico rallentamento del mercato dopo la conclusione delle Olimpiadi. Le vendite verso l’Olanda si sono mantenute stabili rispetto all’anno precedente.

I volumi di vendita di calcestruzzo sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto ai primi nove mesi del 2024, sostenuti dalla prosecuzione di progetti avviati a fine anno scorso. In Belgio, dove si concentrano i maggiori volumi di vendita, si è registrata una crescita del 3% trainata dalle manutenzioni stradali e dai prefabbricati, mentre in Francia la contrazione è stata dell’8% per la crisi del settore residenziale.

Le vendite di aggregati sono state in linea con il 2024, con una crescita in Belgio e Olanda e una contrazione in Francia. La competizione tra gli operatori locali continua a esercitare una pressione sui prezzi.

I ricavi delle vendite sono diminuiti del 4% attestandosi a 242,5 milioni di Euro (252,6 milioni di Euro nello stesso periodo del 2024). Il margine operativo lordo è invece aumentato del 3% a 71,4 milioni di Euro rispetto ai 69,3 milioni di Euro dell’anno precedente. Si ricorda che il margine operativo lordo dei primi nove mesi del 2025 include oneri non ricorrenti netti per 2,7 milioni di Euro derivanti dall’incendio al sistema di alimentazione dei combustibili alternativi nell’impianto di Gaurain in Belgio, parzialmente compensati dalla plusvalenza sulla cessione di un terreno in Belgio. Al netto di tale effetto, il margine operativo lordo sarebbe aumentato del 6,9%. Il settore del cemento è stato penalizzato dalla riduzione dei volumi e dei prezzi e dai maggiori costi dell’energia elettrica, solo parzialmente compensati dai minori acquisti di clinker e risparmi su materie prime e costi fissi. Il settore del calcestruzzo ha invece beneficiato di maggiori prezzi di vendita realizzati anche grazie a servizi e prestazioni aggiuntive.

Come già commentato nel mese di giugno, l’incendio che ha danneggiato il sistema di alimentazione dei combustibili alternativi ha obbligato la società a ricorrere principalmente all’utilizzo di carbone per garantire la continuità produttiva, con effetti negativi sui costi di produzione per il maggior costo di approvvigionamento e sui costi di manutenzione per il ripristino della linea dedicata ai combustibili alternativi. I lavori di riparazione sono stati completati in settembre. Sono in corso valutazioni con le compagnie assicurative per la quantificazione del danno e l’analisi degli impatti economici complessivi, inclusi i costi straordinari di ripristino.

Gli investimenti effettuati nei primi nove mesi dell’anno sono stati pari a 13 milioni di Euro, di cui 7,8 milioni di Euro nel segmento del cemento, prevalentemente per manutenzioni straordinarie, efficientamento della capacità produttiva, studi preliminari relativi a progetti di cattura e stoccaggio della CO2 e introduzione del gas naturale come combustibile alternativo. Gli investimenti contabilizzati in base al principio contabile IFRS 16 sono stati pari a 0,7 milioni di Euro, relativi a contratti per automezzi di trasporto del cemento.

I ricavi si sono attestati a 253,7 milioni di Euro, in diminuzione dell’1% rispetto ai primi nove mesi del 2024 (256,4 milioni di Euro), penalizzati dalla svalutazione del 23,4% della lira turca rispetto al tasso di cambio medio dell’Euro del corrispondente periodo del 2024.

I volumi di vendita di cemento sul mercato domestico sono aumentati del 3% rispetto ai primi nove mesi del 2024 in un contesto economico ancora segnato da iperinflazione e tassi d’interesse elevati che frenano nuovi progetti di costruzione e la spesa pubblica per infrastrutture. Si registra inoltre un progressivo esaurimento dell’attività di ricostruzione post terremoto.

Nella regione dell’Egeo (Izmir), i volumi hanno registrato un moderato incremento per l’esaurimento dei progetti iniziati nel 2024 e l’assenza di nuovi investimenti infrastrutturali, con ulteriore rinvio di quelli programmati.

Nella regione di Marmara (Trakya) la crescita è stata sostenuta da progetti ferroviari e stradali e dalla trasformazione urbana nei 15 distretti di Istanbul, sebbene la pressione competitiva renda complesso adeguare i prezzi all’inflazione.

Le regioni di Kars ed Elazig in Anatolia Orientale hanno continuato a beneficiare della ricostruzione post- terremoto e dell’avvio di nuovi progetti, con volumi in aumento.

Le esportazioni di cemento e clinker hanno registrato un incremento del 5% rispetto al corrispondente periodo del 2024, compensando il divieto verso Israele con maggiori vendite in Albania e Bulgaria.

I volumi di calcestruzzo sono stati in lieve calo rispetto ai corrispondenti mesi del 2024, anche per la perdita di nove giorni lavorativi ma l’apertura di un nuovo impianto in Anatolia Orientale e di un secondo a Istanbul ha contribuito a rafforzare la quota di mercato in queste aree.

Le vendite di aggregati sono aumentate del 18% rispetto all’anno precedente, grazie alla nuova cava di Malatya in Anatolia Orientale, alla ricostruzione post terremoto e a iniziative infrastrutturali e residenziali locali.

Nel settore del waste, la controllata Sureko, attiva nel trattamento dei rifiuti industriali, ha registrato un incremento dei ricavi in valuta locale del 17% rispetto ai primi nove mesi del 2024. La crescita è stata sostenuta dall’avvio della nuova discarica nel terzo trimestre e dalla strategia di privilegiare le forniture interne al gruppo, oltre allo sviluppo di combustibili e materiali alternativi, con effetti positivi sulla redditività.

Complessivamente il margine operativo lordo della regione si è attestato a 42,4 milioni di Euro in diminuzione del 12,9% rispetto all'anno precedente (48,7 milioni di Euro), prevalentemente per effetto della svalutazione della lira turca.

Gli investimenti si sono attestati a 18,6 milioni di Euro, di cui 10,7 milioni di Euro nel cemento, soprattutto negli impianti di Izmir e Elazig, prevalentemente investimenti su sicurezza e ambiente e 6,7 milioni di Euro nel calcestruzzo; in questo secondo segmento si tratta quasi completamente di investimenti contabilizzati in base al principio contabile IFRS 16 e relativi ad automezzi di trasporto.