Iveco chiude il Q3 2025 con ricavi a 3,1 miliardi (-3%) e utile netto a 16 milioni: riviste al ribasso le stime sull’intero esercizio

Ebit adjusted atteso tra 830-880 milioni (-5% rispetto alla precedente forchetta), free cash flow industriale negativo per 513 milioni nel trimestre; cessione Defence a Leonardo da 1,7 miliardi e acquisizione del resto del gruppo da Tata Motors da 3,8 miliardi

Iveco ha chiuso il terzo trimestre 2025 con risultati in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, rivolgendo l’attenzione alla disciplina operativa e alla redditività di lungo termine. Il titolo ha aperto gli scambi a Piazza Affari giovedì 6 novembre in ribasso di circa mezzo punto percentuale, a quota 18,3 euro.

I ricavi consolidati, escluse le attività Defence, si sono attestati a 3,1 miliardi di euro, in calo rispetto ai 3,2 miliardi del Q3 2024 e al di sotto delle attese degli analisti (3,35 miliardi). L’utile netto è sceso a 16 milioni, mentre l’utile netto adjusted si è ridotto a 40 milioni dai 94 milioni dell’anno precedente. L’ebit adjusted è pari a 111 milioni (183 milioni nel Q3 2024), con un margine operativo del 3,6% (dal 5,7%). Per le sole attività industriali, l’ebit adjusted è sceso a 76 milioni (da 144 milioni), con un margine al 2,5% (da 4,6%).

Le ragioni dei conti sono in calo

Il calo dei risultati riflette principalmente minori volumi nel segmento camion e un minor assorbimento dei costi fissi, parzialmente compensati da un miglior mix e da volumi in crescita nel settore bus, sostenuto da nuovi contratti e dalla domanda europea per veicoli a basse emissioni.

Il free cash flow industriale è risultato negativo per 513 milioni di euro, in peggioramento rispetto ai -283 milioni del Q3 2024, principalmente a causa delle minori vendite e del ciclo stagionale del capitale circolante.

Previsioni 2025 riviste al ribasso

Alla luce dei risultati dei primi nove mesi, Iveco ha aggiornato le stime per l’intero 2025. L’ebit adjusted è ora previsto tra 830 e 880 milioni (precedentemente 880-980 milioni), ridotto a 680-730 milioni escluse le attività Defence.

Per le attività industriali, i ricavi netti sono attesi in calo tra il 3% e il 5% rispetto al 2024 (tra -4% e -6% senza Defence), con un ebit adjusted stimato tra 700 e 750 milioni (550-600 milioni senza Defence). Il free cash flow industriale è previsto tra 250 e 350 milioni, inferiore alla precedente forchetta di 350-400 milioni.

Il CEO Persson: miglioramento nel Q4 atteso

Olof Persson ha dichiarato che nel quarto trimestre è atteso un miglioramento della redditività rispetto all’anno precedente in tutte le business unit, grazie al Programma di Efficienza. Il CEO ha sottolineato la disciplina sui prezzi, la gestione dei costi e il contenimento delle scorte.

Il portafoglio ordini nel settore bus resta solido, supportato dagli accordi quadro con Ile-de-France Mobilités per la fornitura di fino a 4.000 autobus e pullman a basse e zero emissioni tra il 2026 e il 2032.

Cessioni e acquisizioni strategiche

La cessione del business Defence a Leonardo, per un valore d’impresa di 1,7 miliardi di euro, procede secondo i piani e dovrebbe completarsi entro il primo trimestre 2026.

Leonardo, risultati primi 9 mesi con ordini a 18,2 mld (+23,4%), ricavi a 13,4 mld (+11,3%), EBITA a 945 Mln (+18,9%1); guidance 2025 confermata

Parallelamente, l’offerta pubblica di acquisto di Tata Motors sul resto del gruppo (escluse le attività Defence), del valore di 3,8 miliardi di euro, è attesa entro la metà del 2026, subordinata al completamento della cessione a Leonardo.