Manovra, vertice sindacati-Governo venerdì. Capone (UGL): “Serve un Patto per il Futuro condiviso da tutti”

“Attendevamo la convocazione di venerdì sulla prossima Manovra finanziaria per proseguire il confronto con il Governo Meloni, un percorso avviato negli anni scorsi che, è innegabile, ha generato un impatto sociale significativo su lavoratori, famiglie e persone più fragili”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in riferimento alla convocazione fissata per venerdì 10 ottobre p.v., alle ore 16.30, a Palazzo Chigi, per discutere la prossima Manovra finanziaria.

 

“L’equilibrio individuato nella legge di bilancio 2025 ha generato risultati apprezzabili, come certificato dai principali indicatori economici. L’UGL è pronta ad affrontare il confronto sulla Manovra 2026 con spirito costruttivo, senza però trascurare le criticità, a partire dalla necessità di preservare e rafforzare in Italia l’industria manifatturiera, principale volano della nostra economia. In tal senso - ha continuato - alla vigilia dell’apertura del tavolo, auspichiamo si possa giungere alla sottoscrizione di un ‘Patto per il Futuro’ tra lavoratori, imprese e Governo, per rilanciare il Sistema-Paese. Tutti gli attori devono condividere un impegno comune su fisco, redditi, politiche industriali, innovazione tecnologica, energia, giustizia e solidarietà. I lavoratori si aspettano una reale valorizzazione delle retribuzioni, a partire dal rinnovo dei contratti collettivi del pubblico impiego ancora non sottoscritti. Per tutti, nel pubblico e nel privato, l’obiettivo è incrementare i redditi rispetto agli attuali: ciò richiede il pieno recupero del cuneo fiscale e una riduzione degli scaglioni IRPEF, così da aumentare il reddito disponibile. Sul versante retributivo, proponiamo inoltre di detassare in modo più incisivo gli incrementi legati alla produttività e di utilizzare con decisione la leva fiscale per favorire il rinnovo puntuale dei contratti collettivi alla loro scadenza”.

Per il sindacalista: “Sulla sicurezza sul lavoro occorre consolidare e rafforzare gli interventi già avviati: aumentare stabilmente il numero degli ispettori e, a nostro avviso, istituire un’Agenzia unica per il coordinamento ispettivo, superando l’attuale frammentazione che vede personale dipendente da numerose amministrazioni diverse. Va preservato l’impianto centrato sulla formazione obbligatoria e continua in tutte le attività, ma riteniamo indispensabile affiancarvi un forte investimento nell’addestramento pratico, soprattutto nei settori a maggior rischio. Serve, inoltre, una filiera degli appalti trasparente, con responsabilità chiare e controlli effettivi lungo tutta la catena. Infine, proponiamo una valutazione approfondita e rapida sull’impiego dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie digitali come strumenti di prevenzione: analisi predittiva degli infortuni, monitoraggio in tempo reale dei comportamenti a rischio, manutenzione predittiva dei macchinari e segnalazioni automatiche delle non conformità. Solo così potremo azzerare le morti bianche e ridurre drasticamente gli infortuni”.

Capone ha poi aggiunto: “L’Italia ha bisogno di produrre di più e meglio, creando le condizioni per attrarre nuovi investimenti e garantire crescita, occupazione di qualità e coesione sociale. Questo obiettivo passa, innanzitutto, dall’inserimento stabile dei giovani nel mondo del lavoro, tramite percorsi formativi efficaci, contratti di qualità e politiche attive che valorizzino competenze e meritocrazia, contrastando precarietà e fuga di talenti. Parallelamente, è prioritario affrontare con responsabilità il tema delle pensioni, assicurando sostenibilità e adeguatezza degli assegni, tutela del potere d’acquisto, flessibilità in uscita per i lavori gravosi e continuità contributiva lungo tutto l’arco della vita lavorativa. Solo così - ha concluso - costruiremo un patto intergenerazionale solido, capace di garantire equità tra chi entra oggi nel mercato del lavoro e chi ha già dato tanto al Paese”.