Cybersicurezza e moneta elettronica, Prof. Roberto Baldoni: “La corsa alla moneta digitale ridefinisce finanza, geopolitica e sicurezza globale”

“L’evoluzione della moneta digitale sta ridefinendo i rapporti di potere economico e tecnologico tra le grandi potenze. Oggi osserviamo traiettorie ben distinte: gli Stati Uniti, la Cina e la Russia stanno declinando in modo diverso il concetto di sovranità finanziaria digitale. Negli Stati Uniti, la presidenza Trump ha impresso una svolta strategica: il dollaro diventa l’asse portante delle stablecoin, le criptovalute entrano nelle riserve strategiche e i progetti sul dollaro digitale vengono bloccati, a tutela del primato della valuta americana. La Cina, al contrario, con lo yuan digitale ha scelto di rafforzare il controllo interno e di ridurre la dipendenza dal dollaro, vietando criptovalute e stablecoin che sfuggono alla supervisione statale. La Russia, infine, è l’unico Paese ad aver legiferato in materia di criptovalute, utilizzandole – insieme alle stablecoin – per aggirare le sanzioni internazionali e promuovere il rublo digitale come strumento di resilienza e autonomia. Dalle criptovalute alle monete digitali delle banche centrali, la corsa globale alla digitalizzazione monetaria intreccia finanza, geopolitica e cybersicurezza. L’Europa ha scelto la via della regolazione, come dimostra il regolamento MiCA, ma fatica a trasformare la sua leadership normativa in una strategia politica comune. La Banca Centrale Europea ha oggi la responsabilità di accelerare l’integrazione degli asset digitali, affinché il sistema finanziario europeo possa mantenere competitività, sicurezza e sovranità in un contesto di rapida evoluzione tecnologica”. Lo ha dichiarato il Professor Roberto Baldoni, Senior Advisor politiche tecnologiche e cybersicurezza presso l’Ambasciata italiana in USA, già Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, intervenendo al convegno “Cybersicurezza e moneta elettronica – Rischi, regole e prospettive” svoltosi presso la Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”.