Istat, a settembre inflazione stabile a +1,6% su base annua e a -0,2% su agosto, rallenta carrello della spesa: +3,2%, -0,2% su base mensile
I dati Istat sull’inflazione rilevano una stabilizzazione dei prezzi al consumo, con una leggera flessione anche del carrello della spesa, che rimane però decisamente più alto rispetto al dato di fondo
L’inflazione ha fatto registrare un leggero calo tra agosto e settembre, portandosi all’1,6%, restando pressoché stabile rispetto allo scorso anno. Un dato che si allinea ad una crescita economica che fatica a subire un'accelerata, ma che, a differenza del passato, porta anche sollievo per quanto riguarda il carrello della spesa, i beni più acquistati dagli italiani, sui quali l’aumento dei prezzi è più percepito.
Istat, a settembre inflazione stabile a +1,6% su base annua e a -0,2% su agosto
Secondo la stima preliminare stilata dall’Istat sull’inflazione in Italia a settembre, i prezzi sono diminuiti in media dello 0,2% rispetto a quanto fatto registrare ad agosto. Un dato che porta l’inflazione annuale, rispetto al 2024, all’1,6%, più lontana dall’obiettivo considerato indice di un’economia sana dagli esperti, il 2%.
Rimane invece stabile e ancorata proprio a questa cifra l’inflazione di fondo, che a livello annuale si attesta al 2,1%, rimanendo totalmente invariata rispetto al mese scorso. Questo dato misura l’andamento dei prezzi escludendo quelli dell’energia e degli alimentari, che storicamente sono molto variabili e tendono a crescere o diminuire in maniera molto diversa dal resto dei prodotti e dei servizi.
Cala infine anche il divario inflazionistico tra i servizi e i beni, che si porta dal 2,1% di agosto all’1,9% di settembre, con un calo dello 0,2%.
Cala il carrello della spesa
Oltre all’inflazione generale, scende anche il cosiddetto “carrello della spesa”, il paniere di beni più acquistati dagli italiani. Anche in questo caso, il dato mensile è sceso dello 0,2%, portandosi dal 3,4% di agosto al 3,2%.
Una discesa spinta soprattutto dal rallentamento deciso dei prezzi degli alimentari non lavorati, che sono passati dal +5,6% di agosto al +4,8% di settembre, con una discesa dello 0,8%. Questo dato è particolarmente significativo, perché registra un’inversione di tendenza in una delle dinamiche più problematiche dell’inflazione italiana. Da diversi mesi, infatti, l’inflazione e la crescita basse si contrappongono a un aumento dei costi dei beni essenziali.