Obbligo di assicurazione contro le calamità naturali, ultima proroga in scadenza il 1° ottobre 2025 per le medie imprese
Le medie imprese dovranno sottoscrivere le polizze contro le calamità naturali entro il 1° ottobre, pena l’esclusione da sussidi, agevolazioni e sovvenzioni
Il 1° ottobre scade il termine per sottoscrivere un’assicurazione contro le calamità naturali per le medie imprese, un obbligo introdotto nella legge finanziaria per il 2024, a seguito delle alluvioni in Centro Italia, e continuamente rimandato. Per le piccole e micro imprese però c’è ancora tempo.
Obbligo di assicurazione contro le calamità naturali, termine in scadenza il 1° ottobre 2025 per le medie imprese
Mercoledì 1° ottobre scade l’ultima proroga per le medie imprese per assicurarsi contro le calamità naturali. La norma era stata introdotta nella legge finanziaria per il 2024, ma era stata criticata dalle associazioni degli imprenditori perché ritenuta troppo dispendiosa per le società più piccole.
Il Governo ha quindi deciso di rinviare per quasi due anni l’entrata in vigore della legge. A giugno scorso è scattato l’obbligo per le grandi imprese, che però erano già quasi tutte assicurate contro gli eventi catastrofici. Da ottobre iniziano a entrare in vigore le norme anche per le società di dimensioni minori, tra cui questo tipo di assicurazione è ancora poco diffuso.
Per le piccole e micro imprese c’è ancora tempo. La legge prevede infatti che la scadenza, per queste aziende, sia rimandata al 31 dicembre 2025. In queste categorie rientrano anche società molto piccole, come gli esercenti e gli studi professionali.
Perché il Governo vuole obbligare le aziende ad assicurarsi
Le catastrofi naturali sono un punto debole per le aziende italiane. Il dissesto idrogeologico diffuso nel nostro Paese e l’alta sismicità di buona parte del territorio mettono a rischio la continuità produttiva e scoraggiano gli investimenti. Nonostante questo, le assicurazioni contro gli eventi catastrofali sono ancora molto poco diffuse tra le aziende italiane.
Un’analisi condotta dall’istituto mUp Research ha registrato che, delle 4,5 milioni di piccole e medie imprese presenti sul territorio nazionale, più di 278mila avevano riportato danni da calamità naturali negli ultimi 12 mesi, con perdite economiche per 3 miliardi di euro.
La legge non prevede multe per chi non si assicura, ma l’assenza di una polizza escluderà le aziende da contributi, sovvenzioni e agevolazioni. Potrebbe risentirne anche l’accesso al credito bancario.