Mediobanca, rush finale per la nomina del nuovo CEO, in pole Mulone, Melzi d’Eril e Pascuzzi, tramonta l'ipotesi Vinci

Per la presidenza si rafforza l’ipotesi Vittorio Grilli, ex ministro dell’Economia e attuale presidente di JP Morgan Europa, la sua nomina sarebbe in attesa della definizione del pacchetto retributivo, tra i nomi valutati anche Massimo Della Ragione

È stata definita la short list dei candidati per il ruolo di amministratore delegato di Mediobanca. Secondo quanto trapela da indiscrezioni, tra i nomi ancora in corsa figurano Riccardo Mulone, attuale amministratore delegato di UBS Italia, Francesco Pascuzzi, country head per l’Italia di Goldman Sachs, e Alessandro Melzi d’Eril, amministratore delegato di Anima Holding. La procedura è stata condotta dal comitato nomine di Montepaschi, affiancato dall’advisor legale Maurizio Irrera, con l’obiettivo di rispettare la scadenza del 3 ottobre, fissata dallo statuto di Piazzetta Cuccia, in vista dell’assemblea dei soci convocata per il 28 ottobre.

Il comitato ha lavorato su una rosa iniziale di circa venti nomi, proposta dalla società di ricerca Korn Ferry, selezionando nove consiglieri da includere nella lista ufficiale di undici. La stessa società ha curato anche la selezione dei profili per le cariche di CEO e presidente.

https://www.ilgiornaleditalia.it/news/economia/734200/mps-lovaglio-apre-selezione-guida-mediobanca-in-pole-vinci-cocini-pascuzzi-ceo-traghettatore-delisting-integrazione-siena.html

Candidati per la presidenza

Per la presidenza, sembra emergere un ampio consenso attorno a Vittorio Grilli, ex ministro dell’Economia e attuale presidente di JP Morgan per l’Europa. La sua nomina sarebbe prossima, in attesa della definizione degli aspetti retributivi. Il suo eventuale ingresso potrebbe avere anche un rilievo futuro, in vista della scadenza del consiglio di amministrazione di MPS prevista per il 2026. In fase preliminare era stato valutato anche il nome di Massimo Della Ragione, ex dirigente di Goldman Sachs.

I nomi esclusi dalla nomina di CEO

Quanto al ruolo di CEO, oltre ai tre nomi ancora in corsa, erano stati presi in considerazione anche Marco Morelli, presidente esecutivo di Axa Investment Managers, e altri profili successivamente usciti dalla selezione finale. Non figura nella lista Francesco Saverio Vinci, storico direttore generale di Mediobanca, il cui nome era stato ipotizzato in passato come possibile opzione interna. Vinci si prepara invece a lasciare l’istituto, insieme ad altri manager di lungo corso, segnando una netta discontinuità rispetto all’attuale assetto dirigenziale di Piazzetta Cuccia.

Esclusi anche Giorgio Cocini (Pimco), Diego De Giorgi (Standard Chartered) e Gian Luca Sichel (CEO di Mediobanca Premier). Alcune esclusioni sarebbero legate a divergenze tra l’attuale AD Luigi Lovaglio e i principali azionisti, tra cui Delfin e il gruppo Caltagirone, che sostengono con forza la candidatura di Mulone. In particolare, la proposta di Cocini si sarebbe arenata per mancanza di allineamento interno.

Il CdA del 2 ottobre

Il ticket di vertice verrà definito ufficialmente domani in una nuova riunione del comitato nomine. Le proposte di Lovaglio e del presidente Nicola Maione saranno poi sottoposte al consiglio di amministrazione giovedì 2 ottobre, con successiva trasmissione alla BCE per le necessarie autorizzazioni.

Assetto societario di Mediobanca

Parallelamente, Lovaglio è al lavoro sul futuro assetto societario di Mediobanca, dopo il successo dell’OPA che ha raggiunto un’adesione pari all’86,3%. Al centro c’è ora l’integrazione tra le due realtà, da realizzare secondo quanto previsto dal piano industriale: delisting di Mediobanca e successiva fusione con MPS, con l’obiettivo di generare circa 700 milioni di euro di sinergie, fondamentali per il raggiungimento dei target su dividendi e solidità patrimoniale.

Tra le opzioni valutate, anche la possibilità di uno scorporo delle attività più redditizie della merchant bank in una nuova entità o in una controllata esistente, come Mediobanca Premier. Un’ipotesi che incontra però alcune riserve tra i principali soci.

Intanto, oggi a Siena sono attesi oltre quindici top manager di Mediobanca per un primo incontro conoscitivo con il management di Monte dei Paschi. Un summit che segna l’inizio del percorso di integrazione tra i due gruppi.