Export italiano verso Usa crolla del 21% ad agosto su base annua per effetto dei dazi di Trump, verso Paesi extra UE calo dell'8,1% vs luglio, -7,7% vs 2024
Le esportazioni italiane sono diminuite nettamente ad agosto, sia a livello congiunturale che tendenziale. Pesa molto il crollo dell’export verso gli USA (-21%), mentre salgono le importazioni provenienti dall’altra sponda dell’atlantico (+68,5%)
L’Istat ha pubblicato i dati relativi alle esportazioni dall’Italia vero i Paesi extra UE ad agosto. I dati riportano un crollo del valore dell’export italiano sia su base mensile (-8,1%) sia su base annua (-7,7%), dopo due mesi consecutivi di aumenti. Pesa molto il crollo dell’export verso gli USA (-21%), mentre salgono le importazioni provenienti dall’altra sponda dell’atlantico (+68,5%).
Crolla l’export italiano nei Paesi extra UE ad agosto 2025: -8,1% su luglio, -7,7% sul 2024
Le esportazioni italiane sono diminuite nettamente ad agosto, sia a livello congiunturale che tendenziale. Rispetto a luglio, quando si era registrato un aumento del 9,9%, il calo è stato dell’8,1%. Su base annua, invece, la contrazione si è attestata al 7,7%.
Il calo ha interessato diversi Paesi e blocchi commerciali:
• Turchia: -26,1%
• Stati Uniti: -21,2%
• Cina: -16,7%
• Giappone: -16,6%
• Asean (Sud-Est asiatico): -10,8%
• Opec (Paesi produttori di petrolio): -7,7%
• Mercosur (America del Sud): -5,1%
Segnali positivi arrivano solo da Regno Unito (+4,9%) e Svizzera (+4,4%). I settori più colpiti sono stati i beni durevoli e strumentali, mentre i beni intermedi hanno retto meglio.
Effetto dazi Trump
Agosto è stato il primo mese in cui gli effetti dei dazi imposti dal dealmaker Donald Trump si sono manifestati pienamente. Terminato il “frontloading” delle aziende americane, cioè l’anticipo delle importazioni per evitare i nuovi dazi, le esportazioni italiane verso gli Stati Uniti hanno subito un netto ridimensionamento.
La bilancia commerciale con gli USA si è così riequilibrata: ad agosto il surplus italiano si è attestato a circa 1,2 miliardi di euro, su livelli simili a quelli con Regno Unito e Svizzera. Ciò è avvenuto anche grazie al forte incremento delle importazioni italiane dagli Stati Uniti, cresciute del 68,5% rispetto ad agosto 2024.