Istat, a luglio 2025 occupati in crescita di 218mila unità, +0,9% vs luglio 2024: indeterminati +351mila e autonomi +55mila, -188mila i contratti a termine

Secondo i dati Istat a luglio ci sono stati +13mila occupati (+0,1%) rispetto a giugno 2025. Le occupazioni aumentano dello 0,9% rispetto a luglio 2024. Aumentato il tasso di inattività (cioè la percentuale di persone che non lavorano e non cercano lavoro), che è arrivato al 33,2%

A luglio 2025 il mercato del lavoro italiano registra segnali di rafforzamento. Secondo i dati diffusi dall’Istat, gli occupati sono cresciuti di 218mila unità rispetto a un anno fa (+0,9%), con un incremento di 351mila dipendenti permanenti e 55mila lavoratori autonomi, a fronte di una contrazione di 188mila dipendenti a termine. Numeri che delineano un miglioramento strutturale della base occupazionale, trainato dal lavoro stabile e dall’autoimprenditorialità, nonostante il ridimensionamento dei contratti temporanei. Per la premier Giorgia Meloni questo è il frutto delle "misure efficaci messe in campo dal governo".

Istat, a luglio 2025 occupati in crescita di 218mila unità, +0,9% vs luglio 2024: indeterminati +351mila e autonomi +55mila, -188mila i contratti a termine

L’istituto di statistica evidenzia inoltre che, su base mensile, gli occupati aumentano di 13mila unità rispetto a giugno, raggiungendo quota 24 milioni 217mila (+0,1%). A crescere sono soprattutto i dipendenti permanenti (16 milioni 448mila) e i contratti a termine (2 milioni 567mila), mentre calano gli autonomi (5 milioni 202mila).

"A luglio 2025, su base mensile, la crescita di occupati e inattivi si associa al calo dei disoccupati", commenta l’Istat. Il tasso di occupazione sale al 62,8% (+0,1 punti rispetto a giugno), mentre la disoccupazione scende al 6,0% (-0,3 punti). La flessione delle persone in cerca di lavoro (-74mila unità, pari a -4,6%) riguarda entrambi i generi ed è diffusa in tutte le fasce d’età.

Il tasso di disoccupazione giovanile cala al 18,7% (-1,4 punti). Crescono invece gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+30mila, pari a +0,2%), un aumento che interessa soprattutto donne, 25-34enni e over 50, mentre diminuisce per uomini, 15-24enni e 35-49enni. Il tasso di inattività si porta così al 33,2% (+0,1 punti).

Nel confronto trimestrale (maggio-luglio contro febbraio-aprile 2025) gli occupati aumentano di 51mila unità (+0,2%), a fronte di un incremento dei disoccupati (+28mila, +1,8%) e di una riduzione degli inattivi (-67mila, -0,5%).

Sul piano tendenziale, rispetto a luglio 2024, il miglioramento coinvolge sia uomini che donne, i 25-34enni e gli over 50, mentre calano gli occupati nelle altre fasce di età. Il numero di disoccupati diminuisce di 114mila unità (-6,9%), mentre gli inattivi si riducono di 81mila (-0,7%).

Segnali positivi arrivano anche dal settore manifatturiero: l’indice Pmi è tornato sopra la soglia di 50 punti ad agosto, attestandosi a 50,4 contro i 49,8 di luglio. "Questo miglioramento è dovuto a una forte salita della produzione, che è aumentata al ritmo più rapido dall'inizio del 2023, e da un leggero aumento dei nuovi ordini" sottolinea Nils Müller, Junior Economist di Hamburg Commercial Bank.

I dati Istat sono stati accolti con soddisfazione anche dal governo. "Anche a luglio arrivano segnali positivi dal mondo del lavoro: il tasso di occupazione sale al 62,8% e quello di disoccupazione scende al 6%. Rispetto a luglio 2024 si registrano 218mila occupati in più, con una crescita trainata soprattutto dai contratti a tempo indeterminato" scrive la premier Giorgia Meloni. "Numeri incoraggianti – aggiunge – che confermano l'efficacia delle misure messe in campo e ci spingono a proseguire con determinazione su questa strada: più opportunità, più lavoro, più crescita per l’Italia".

Sulla stessa linea il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini: "Noi combattiamo il precariato garantendo opportunità. I dati di oggi dicono che la disoccupazione è ai minimi storici". E ancora: "Stiamo lavorando su come avere un fisco più equo".