MFE-Mediaset, conquistato il 60% di ProSiebenSat.1, al via primo polo TV paneuropeo con oltre €6,8 mld di ricavi e 300 mln di spettatori

MFE ottiene il via libera istituzionale, garantendo indipendenza editoriale, germanicità e tutela dell’occupazione, sinergie previste fino a 419 milioni entro il 2029, closing previsto per il 1° settembre

MFE-Mediaset ha superato il 60% del capitale di ProSiebenSat.1, raggiungendone il controllo e  avviandosi a guidare il primo polo paneuropeo del broadcasting. Dopo oltre sei anni dall’ingresso nel gruppo tedesco, la holding MediaForEurope ha ottenuto la maggioranza assoluta grazie all’adesione all’offerta pubblica di acquistoda parte di Ppf, conglomerata ceca che deteneva il 15,7% del capitale. Il gruppo con sede a Unterföhring, vicino a Monaco, è ora controllato dal Biscione.

I numeri dell’operazione

Il progetto punta a costruire un gruppo integrato capace di competere su scala europea con le grandi piattaforme globali. Con l’integrazione di ProSiebenSat, il perimetro del nuovo gruppo supera i 6,8 miliardi di euro di ricavi, con 1,37 miliardi di margine operativo lordo e un indebitamento netto di 2,1 miliardi di euro, distribuito su oltre 12 mila dipendenti e un bacino potenziale di circa 300 milioni di telespettatori in Germania, Italia, Spagna, Austria e Svizzera.

La svolta è arrivata con il ritiro di Ppf, che aveva precedentemente lanciato un'Opa a 7 euro per raggiungere il 30% del capitale. L’offerta di MFE, superiore a 8 euro per azione, ha invece trovato il favore degli investitori, portando la partecipazione del gruppo italiano oltre il 43% e, ora, sopra la soglia di maggioranza assoluta. Come dichiarato da Ppf: “Con oltre il 60% dei diritti di voto, la partecipazione di MFE è sufficiente a garantire la maggioranza semplice in assemblea”.

Le sinergie previste

L’operazione comporta anche l’integrazione del debito di ProSieben, che rimane sotto la soglia considerata critica (pari a tre volte l’ebitda). Le risorse per l’acquisizione derivano da una linea di credito superiore a 3 miliardi di euro predisposta in precedenza.

Le sinergie attese si concentrano su pubblicità, tecnologia e piattaforme digitali, con stime di benefici compresi tra 183 e 419 milioni di euro entro il 2029. L’obiettivo di MFE è sviluppare una presenza solida nei singoli Paesi, mantenendo allo stesso tempo una massa critica europea per competere con i principali player dello streaming come Netflix, Amazon e Disney.

Il 1° settembre si concluderà ufficialmente l’Opa. In seguito, Pier Silvio Berlusconi incontrerà il ministro tedesco della Cultura e dei Media, Wolfram Weimer. Tutte le autorizzazioni regolamentari sono già state ottenute. Il governo della Baviera ha ricevuto garanzie su tre aspetti: indipendenza editoriale, mantenimento della germanicità del network e tutela dei posti di lavoro, elementi che hanno permesso di superare le ultime riserve istituzionali.

L’ingresso di Mediaset in ProSiebenSat risale al 2019 ed è stato accompagnato da una fase complessa sotto il profilo azionario. Con il passaggio della maggioranza, MFE si propone ora come prima piattaforma televisiva paneuropea, integrata in tre grandi mercati e presente in borsa a Milano e Madrid. Il progetto punta a rafforzare il ruolo dell’industria audiovisiva europea, in un contesto competitivo in rapida evoluzione.