Generali, nel 1H 2025 utile netto normalizzato a €2,24 mld (+10,4%), premi a €50,5 mld; Donnet: "Eccellente avvio del piano strategico"

Risultato operativo a €4,05 mld (+8,7%), raccolta netta Vita oltre €6,3 mld (+25,2%) e Combined Ratio Danni al 91%; Asset Management in crescita con il contributo di Conning

Il Consiglio di Amministrazione di Generali, presieduto da Andrea Sironi, ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata 2025, certificando un primo semestre solido e in linea con gli obiettivi del piano strategico "Lifetime Partner 27: Driving Excellence".

Le parole di Philippe Donnet

Il Group CEO di Generali, Philippe Donnet, ha affermato: “Gli eccellenti risultati del primo semestre confermano un ottimo avvio del piano strategico ‘Lifetime Partner 27: Driving Excellence’ con una performance positiva del nostro business assicurativo e della nostra piattaforma globale di Asset Management. Il segmento Danni è cresciuto in maniera significativa in tutte le principali aree geografiche grazie al nostro focus nel massimizzare la crescita profittevole. Nel Vita la raccolta netta continua la sua traiettoria di crescita trainata dalle linee di business prioritarie. La nostra piattaforma di Asset Management ha inoltre registrato una solida performance, supportata dal contributo di Conning. Abbiamo raggiunto questi ottimi risultati grazie al grande impegno della nostra rete distributiva e di tutti i nostri colleghi. Proseguiremo in questa fase di crescita continuando a perseguire l’eccellenza, a essere il Partner di Vita dei nostri clienti, e a rafforzare le nostre competenze core e il modello operativo del Gruppo. Rimaniamo pienamente focalizzati sulle chiare priorità del nostro piano strategico, e continueremo a creare valore per tutti i nostri stakeholder”.

Dati finanziari principali: utili e raccolta in aumento

Nel primo semestre dell’anno, i premi lordi complessivi del Gruppo si sono attestati a 50,5 miliardi di euro, in crescita dello 0,9%, grazie soprattutto al comparto Danni. In netta espansione anche la raccolta netta del ramo Vita, che supera 6,3 miliardi di euro (+25,2%), sostenuta da tutte le linee di business, con particolare spinta da prodotti ibridi, unit-linked e polizze puro rischio e malattia.

Il risultato operativo del Gruppo cresce dell’8,7% a 4,05 miliardi di euro, trainato dai segmenti Danni, Vita e Asset Management. L’utile netto normalizzato balza a 2,24 miliardi (+10,4%), mentre l’utile netto complessivo sale a 2,15 miliardi (+4,9%). Significativo anche l’aumento dell’EPS normalizzato (utile per azione) a 1,47 euro, pari al +12,5% su base annua.

Segmento Danni: crescita a doppia cifra e combined ratio in miglioramento

Il ramo Danni si conferma in ottima salute: premi in aumento del 7,6% a 18,8 miliardi di euro, spinti sia dalla linea non auto (+7,6%) che da quella auto (+7,3%), con buone performance in Germania, Italia e CEE. Anche Europ Assistance segna un incremento del 13,9%, spinta dal business viaggi in USA e Francia.

Il combined ratio migliora al 91% (dal 92,4% nel 2024), sostenuto da una minore sinistralità corrente non attualizzata (64,7% contro 66,4%). Il risultato operativo del segmento Danni registra una crescita del 18,4% a 2,05 miliardi di euro.

Segmento Vita: raccolta netta e margini in espansione

Nel Vita, i premi lordi calano del 2,6% a 31,8 miliardi, ma la raccolta netta cresce in modo significativo. In particolare, il comparto risparmio registra un aumento a 1,05 miliardi, mentre la linea puro rischio e malattia sale a 2,64 miliardi. Anche la raccolta da prodotti ibridi e unit-linked si conferma solida a 2,65 miliardi.

Il risultato operativo Vita raggiunge i 2,02 miliardi di euro (+3,1%). Il valore della nuova produzione (NBV) si attesta a 1,56 miliardi (-2%), ma la redditività della nuova produzione migliora al 5,12% (+0,15 punti).

Asset & Wealth Management: contributo da CHL e Banca Generali in calo

Il risultato operativo del comparto Asset Management è in crescita a 285 milioni (+11,7%), grazie anche all’acquisizione di Conning Holdings Limited (CHL). Gli AUM (Asset Under Management) del Gruppo si attestano a 854,1 miliardi (-1,0%), penalizzati dall’effetto cambio.

Banca Generali chiude il semestre con un risultato operativo in calo a 275 milioni (-11,6%), soprattutto per la contrazione delle commissioni di performance. La raccolta netta della banca è pari a 3 miliardi. È in corso l’analisi da parte del CdA di Generali sull’offerta volontaria di scambio avanzata da Mediobanca il 28 aprile 2025.

Holding e altre attività: pesano costi strategici e una tantum

Il segmento Holding e altre attività segna un risultato operativo negativo per 280 milioni di euro, in peggioramento rispetto ai -227 milioni del 2024, a causa di maggiori spese strategiche e un pagamento una tantum di exit tax per la chiusura di una controllata estera.

Posizione patrimoniale e capital management: Solvency Ratio in miglioramento

Il patrimonio netto di Gruppo scende leggermente a 29,7 miliardi (-2,2%), mentre il Contractual Service Margin (CSM) sale a 32,5 miliardi. Il Solvency Ratio si rafforza al 212% (dal 210% di fine 2024), grazie alla generazione normalizzata di capitale pari a 2,3 miliardi.

In arrivo un buyback da 500 milioni, con partenza il 7 agosto 2025.

Outlook: crescita sostenibile e focus su servizi integrati

Nel secondo semestre, Generali proseguirà l’attuazione del piano “Lifetime Partner 27”, puntando su:

  • Crescita profittevole del Vita, con focus su prodotti a basso assorbimento di capitale e servizi integrati nelle polizze salute.

  • Espansione del comparto Danni, in particolare nel non auto e nei mercati emergenti.

  • Innovazione tecnologica e semplicità dell’offerta, con soluzioni modulari, digitali e personalizzate.

  • Investimenti selettivi in real e private asset, con approccio prudente e diversificato.

Nell’Asset Management, proseguirà l’ampliamento dell’offerta e l’espansione geografica, mentre in ambito Wealth, Banca Generali manterrà la strategia di crescita reddituale e dimensionale.

Target 2025-2027

Il piano prevede obiettivi ambiziosi per il triennio:

  • Crescita dell’EPS tra l’8% e il 10% annuo

  • Generazione di oltre 11 miliardi di cassa netta cumulativa

  • Crescita del dividendo per azione oltre il 10% annuo

  • Oltre 7 miliardi di dividendi complessivi

  • Buyback per almeno 1,5 miliardi

Il tutto, con l’obiettivo dichiarato di rafforzare la remunerazione agli azionisti e consolidare il ruolo di partner assicurativo di riferimento in Europa e nei mercati strategici.