Cassa di Risparmio di Orvieto, nel 1H 2025 utile a €6,2 mln (+3,3%), +27,2% i finanziamenti, margine intermediazione a €32,3 mln (+9,6%)

Nel primo semestre 2025 crescono utile, raccolta (+1,7%) e impieghi (+3%), commissioni nette a 10,6 mln (+16,2%); solidità patrimoniale in miglioramento con CET1 al 17,54%

Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Orvieto ha approvato i risultati economici del primo semestre 2025, confermando una solida performance nei principali indicatori di bilancio. La banca ha chiuso i primi sei mesi dell’anno con un utile netto di 6,2 milioni di euro, in lieve crescita rispetto ai 6 milioni registrati nello stesso periodo del 2024.

Oltre al risultato economico positivo, l’istituto evidenzia un impegno crescente a favore del territorio: i finanziamenti erogati a famiglie e imprese hanno raggiunto quota 140,7 milioni di euro, con un incremento del 27,2% rispetto all’anno precedente.

Indicatori economici in miglioramento

Nel dettaglio, il margine di intermediazione è salito del +9,6% su base annua, attestandosi a 32,3 milioni di euro, trainato principalmente dall’aumento delle commissioni nette, che crescono del +16,2% raggiungendo i 10,6 milioni di euro. Il margine di interesse si conferma stabile a 20,2 milioni di euro, in linea con i 20,3 milioni di un anno fa.

I costi operativi ammontano a 21,1 milioni di euro, in aumento rispetto ai 18,6 milioni di giugno 2024, spinti soprattutto dalle spese amministrative, che salgono a 20,6 milioni di euro (+10,3%). Tra queste, circa 2,9 milioni di euro sono riconducibili ad attività esternalizzate alla Capogruppo. Le rettifiche nette per rischio di credito si attestano a 1,9 milioni di euro, in leggero aumento rispetto agli 1,8 milioni del primo semestre 2024.

Il cost/income ratio si attesta al 64,4%, leggermente superiore al 63,7% registrato a fine giugno 2024.

Raccolta e impieghi in crescita

Sul fronte patrimoniale, la raccolta totale da clientela è cresciuta dell’1,7% nei primi sei mesi dell’anno, raggiungendo 1.748,4 milioni di euro. Anche gli impieghi netti verso clientela (escludendo i titoli di debito “Hold to Collect”) risultano in crescita, passando da 1.282,2 milioni di euro di fine 2024 a 1.321 milioni di euro al 30 giugno 2025 (+3%).

Stabile la qualità del credito: i crediti deteriorati netti si attestano a 16,2 milioni di euro, con un NPE ratio lordo al 2% e netto all’1,2%. La copertura si riduce dal 46,7% al 40,7%, principalmente a seguito della chiusura di alcune posizioni completamente accantonate.

Rafforzata la solidità patrimoniale

Prosegue anche il rafforzamento patrimoniale della banca. I coefficienti di solidità (CET1, Tier1 e Total Capital ratio) salgono al 17,54%, rispetto al 15,18% di fine 2024, beneficiando anche dell’inclusione dell’utile semestrale nel capitale primario di classe 1.