Exor vende Iveco Group agli indiani di Tata Motors, acquisizione da € 3,8 mld per i veicoli commerciali, sede rimarrà a Torino
Il perimetro è al netto della divisione Defence, ceduta a Leonardo; il governo replica: "Operazione strategica, tuteleremo occupazione e asset nazionali, nessuna delocalizzazione prevista"
Il gruppo indiano Tata Motors ha annunciato l'acquisizione di Iveco Group per un valore complessivo di 3,8 miliardi di euro, rafforzando così la propria presenza nel settore dei veicoli commerciali. L’accordo segue la cessione della divisione Iveco Defence a Leonardo, completando così il quadro strategico della transazione.
L’operazione verrà effettuata tramite TML CV Holdings Pte Ltd o una nuova società di diritto olandese controllata da Tata. Il prezzo offerto è di 14,1 euro per azione, con un premio tra il 22% e il 25% rispetto alla media degli ultimi tre mesi precedenti il 17 luglio.
Exor vende, Tata compra: cambia proprietà una storica azienda italiana
Con questa mossa, Exor – la holding della famiglia Agnelli – cede agli indiani di Tata un pezzo storico dell’industria italiana, segnando un nuovo capitolo per Iveco firmato da John Elkann. La sede principale di Iveco Group resterà a Torino: Tata ha assicurato che manterrà l’identità dell’azienda, gli impianti produttivi e i livelli occupazionali, evitando ristrutturazioni o delocalizzazioni.
Leonardo rileva la divisione Defence: operazione parallela a tutela dell’industria strategica
Contestualmente all’accordo con Tata, Iveco Group ha ceduto la propria divisione Defence a Leonardo, in un’operazione parallela che mira a consolidare un polo nazionale nel settore della difesa. La separazione di questa attività – che non rientra nel perimetro dell'acquisizione da parte di Tata – è considerata dal governo parte integrante della strategia di tutela degli asset strategici, in linea con la necessità di mantenere in ambito italiano capacità industriali sensibili.
Il trasferimento delle attività militari a Leonardo è ritenuto “coerente con la valorizzazione di un polo produttivo di eccellenza”, secondo fonti dell’esecutivo. Il dividendo straordinario previsto per gli azionisti, stimato tra 5,5 e 6 euro per azione, è legato proprio a questa cessione.
Il governo: "Vigileremo sull’operazione"
Fonti governative hanno accolto l’acquisizione con toni moderatamente ottimistici, parlando di “nuove prospettive di crescita” per Iveco e di “riconoscimento del valore delle tecnologie italiane”. È stato ricordato il recente piano bilaterale Italia-India, che rafforza la cooperazione industriale tra i due Paesi. Al tempo stesso, il governo ha garantito che vigilerà sulla tutela degli asset strategici e dell’occupazione.
Un passaggio storico, con qualche nodo aperto
L’acquisizione voluta da Exor, holding della famiglia Agnelli, rappresenta un cambio di proprietà significativo per un'azienda che ha contribuito alla costruzione dell'identità industriale italiana. Se l’operazione promette espansione internazionale e sinergie industriali, il passaggio di Iveco sotto controllo straniero solleva interrogativi sul futuro dell'autonomia produttiva nazionale.