Banco BPM, Davide Leone sale all'8,17% del capitale con DL&Partners e diventa il secondo azionista dopo Crédit Agricole

Il finanziere italo-britannico torna protagonista a Piazza Meda, superando Bank of America. L’uscita di Unicredit riapre il risiko bancario e il ruolo attivo di BPM nel consolidamento

Il finanziere italo-britannico Davide Leone rafforza la sua presa su Banco BPM e torna stabilmente tra i principali soci dell’istituto milanese. Secondo le più recenti comunicazioni alla Consob, il suo hedge fund londinese DL&Partners ha incrementato la partecipazione nel capitale di Piazza Meda, passando da una quota del 5,324% registrata a fine 2024 a una potenziale partecipazione dell’8,169%. Ai valori attuali di Borsa, il pacchetto vale circa 1,2 miliardi di euro, proiettando Leone al secondo posto tra gli azionisti, alle spalle di Crédit Agricole (19,8%) e davanti a Bank of America (6,85%).

Una partecipazione articolata

Nel dettaglio, la partecipazione di DL&Partners è strutturata in una quota del 2,147% con diritto di voto diretto, cui si sommano posizioni lunghe con regolamento fisico (4,084%) e in contanti (1,938%). La comunicazione alla Consob è datata 17 luglio, poco prima del ritiro dell’offerta pubblica di scambio da parte di Unicredit. Il ceo Andrea Orcel ha infatti abbandonato l’operazione alla vigilia della scadenza, frenato dalle restrizioni imposte dal golden power.

Un azionista di lungo corso

Leone, investitore di lungo corso nella galassia BPM fin dai tempi della trasformazione in società per azioni, affianca così il blocco delle fondazioni bancarie e delle casse previdenziali, alcune delle quali raccolte in un patto di consultazione che vale complessivamente il 6,51% del capitale. DL&Partners aveva inizialmente fatto il suo ingresso con una quota inferiore al 3%, poi gradualmente cresciuta fino a superare il 5%, sempre restando sotto il livello di Crédit Agricole, che lo scorso 11 luglio ha chiesto alla BCE l’autorizzazione per salire oltre il 20%.

Verso un nuovo risiko bancario

Nel capitale della banca guidata da Giuseppe Castagna figura anche BlackRock, con il 5,03%. Storico sostenitore del consolidamento bancario italiano, Leone ha più volte spinto per un ruolo attivo di BPM nel risiko del settore. Ora, con l’uscita di scena di Unicredit e la fine della passivity rule imposta dalla normativa sulle scalate, Piazza Meda può tornare protagonista nel processo di aggregazione.