Tesla chiude il Q2 2025 con utile a $1,17 mld (-16%), ricavi a $22,5 mld (-12%); 384.000 unità distribuite nel trimestre (-14%)
Il terzo trimestre consecutivo in calo per Tesla vede consegne in flessione, margini ridotti e nuove sfide tra concorrenza asiatica, politiche pubbliche e immagine del CEO Elon Musk
Tesla ha chiuso il secondo trimestre del 2025 con risultati finanziari inferiori alle attese, segnando il terzo calo consecutivo degli utili. L’azienda guidata da Elon Musk ha registrato un utile netto di 1,17 miliardi di dollari, in flessione del 16% rispetto agli 1,4 miliardi dello stesso periodo del 2024. L’utile per azione si è attestato a 33 centesimi, contro i 40 centesimi dell’anno precedente.
I ricavi si sono ridotti del 12% su base annua, a 22,5 miliardi di dollari, leggermente al di sotto delle stime degli analisti, che si attestavano su 22,74 miliardi. Le consegne di veicoli elettrici sono diminuite del 14%, con 384.000 unità distribuite nel trimestre.
Fattori di mercato e percezione pubblica
Oltre a una maggiore pressione competitiva nel settore dei veicoli elettrici, alcuni analisti ritengono che anche l’immagine pubblica del CEO stia influenzando negativamente la percezione del brand. L’attivismo politico di Musk, inclusi recenti endorsement a figure e partiti controversi, ha portato a campagne di boicottaggio in diverse aree geografiche, secondo quanto riportato da osservatori di mercato.
Contrazione dei crediti ambientali e fine degli incentivi
Tra i fattori che hanno inciso sui risultati anche il forte calo dei ricavi legati alla vendita dei crediti ambientali, scesi a 439 milioni di dollari contro gli 890 milioni del secondo trimestre 2024. Inoltre, l’approvazione di una nuova legge federale negli Stati Uniti ha eliminato, a partire da settembre, il credito d’imposta di 7.500 dollari per l’acquisto di veicoli elettrici e rimosso le sanzioni per le case automobilistiche che superano i limiti di emissioni, riducendo l’efficacia di un segmento finora strategico per Tesla.
Robotaxi e AI: le nuove direttrici di sviluppo
In un contesto di pressione sul core business, Tesla punta su guida autonoma e intelligenza artificiale per diversificare la propria offerta. Durante la consueta call con gli investitori, Musk ha annunciato che l’azienda prevede di offrire il servizio di robotaxi al 50% della popolazione statunitense entro la fine del 2025, subordinatamente alle necessarie autorizzazioni normative. I test sono attualmente in corso ad Austin, Texas, ma i risultati restano contrastanti.
In arrivo un modello economico, ma con ritardi
Per rilanciare la domanda, Tesla ha confermato l’intenzione di lanciare un nuovo modello a basso costo, la cui produzione – inizialmente prevista per giugno – è stata posticipata all’ultimo trimestre dell’anno. Secondo gli analisti, l’introduzione di un veicolo accessibile sarà cruciale per riconquistare quote di mercato, in particolare in un contesto competitivo che vede molti produttori asiatici proporre EV avanzati a prezzi contenuti.
Tuttavia, la sostenibilità economica di questa strategia resta da verificare: il margine lordo è sceso al 17,2% rispetto al 18% dello scorso anno. Tra gli elementi positivi, si segnala una crescita del 17% dell’utile lordo nella divisione servizi e ricariche, trainata dall’espansione della rete Supercharger (+18% di stazioni). Inoltre, il valore degli asset digitali è salito a 1,24 miliardi di dollari, sostenuto da un guadagno non realizzato di 284 milioni legato a investimenti in Bitcoin.
Andamento in borsa e prospettive
Il titolo Tesla ha perso oltre il 4% nelle contrattazioni after-market tra il 23 e il 24 luglio e registra una flessione di circa il 18% da inizio anno, in controtendenza rispetto al Nasdaq, in crescita del 9% nel 2025. Nonostante i segnali negativi, Musk ha ribadito la propria visione di lungo periodo fondata su intelligenza artificiale e automazione.
"Se riusciremo a eseguire bene con la guida autonoma e i robot umanoidi", ha dichiarato, "Tesla sarà l’azienda più preziosa al mondo".