Campari vende il marchio Cinzano al gruppo Caffo per 100 milioni di euro

Nel pacchetto anche la cessione del brand Frattina

Campari cede a Gruppo Caffo 1915 i marchi Cinzano e Frattina per 100 milioni di euro, nell’ambito del piano di razionalizzazione del portafoglio voluto dal CEO Simon Hunt. La vendita al gruppo noto per il Vecchio Amaro del Capo mira a semplificare le attività e ridurre la leva finanziaria, mentre Caffo punta a rafforzare l’espansione estera. Dietro questa scelta c’è il piano che punta a concentrarsi soprattutto sui liquori. Cedendo prodotti considerati meno centrali come vermouth, spumanti e grappa, l’azienda mira a semplificare la gestione, rafforzare le strategie di marketing e ridurre i debiti. Un modo per Campari di snellirsi e rendersi più efficace, puntando tutto sui segmenti in cui è leader. Allo stesso tempo, il Gruppo Caffo ritiene l’acquisizione uno scatto significativo verso l’espansione all’estero. “Grazie al grande successo che abbiamo registrato in Italia con Vecchio Amaro del Capo, leader nazionale nella sua categoria, abbiamo rafforzato la nostra posizione nel mercato interno” ha ricordato il Ceo Sebastiano Caffo. “Ma abbiamo ancora tanto spazio e strada da fare all’estero. Cinzano, un brand storico e iconico, sarà la chiave per accelerare la nostra espansione internazionale, portandoci subito in più di cento mercati”. Per molti anni, marchi come Cinzano e Frattina hanno rappresentato una parte importante della presenza internazionale di Campari, soprattutto nel mondo degli spumanti e dei vermouth. Cinzano, nato a Torino nel lontano 1757, è uno dei nomi più antichi e iconici del vino aromatizzato italiano, entrato a far parte dell’universo Campari solo nel 1999. Frattina, invece, specializzato in grappe e bollicine, è arrivato nel 2014 grazie all’acquisizione di Fratelli Averna. Nonostante la loro storia e il contributo alla crescita globale dell’azienda, il loro peso nel fatturato di Campari è diventato negli ultimi tempi sempre più marginale rispetto agli altri brand. Basti pensare che entrambi i marchi hanno prodotto, negli ultimi 4 anni, circa il 2% delle vendite complessive effettuate dal gruppo.