Luca de Meo lascia a sorpresa Renault e guiderà il tentativo di rilancio del gruppo Kering
Il manager italiano abbandono il settore automobilistico per una nuova sfida nel mondo della moda
Il “patron” di Renault dal 2020, Luca de Meo, ha lasciato la casa automobilistica francese e secondo indiscrezioni di stampa potrebbe diventare direttore generale del gruppo del lusso Kering, il cui azionista di riferimento, François-Henri Pinault, ha deciso di sdoppiare le funzioni di vertice. La notizia dell’addio a Renault è stata anticipata dal giornale francese Le Figaro, ma poi è stata confermata ufficialmente. Dopo 5 anni alla guida del Gruppo automobilistico, il manager italiano ha dunque annunciato la sua decisione di dimettersi e di intraprendere nuove sfide al di fuori del settore automobilistico. Il gruppo Kering, conglomerato del lusso cui fanno capo marchi come Gucci, Saint Laurent, Balenciaga e Bottega Veneta sta vivendo un momento non semplice: nel 2024 ha registrato vendite in calo del 12% a 17,19 miliardi, con un utile netto in discesa del 62% a 1,13 miliardi e ha chiuso il 1° trimestre 2025 con un calo dei ricavi del 14% sullo stesso periodo dell’anno prima, gravato dal -25% delle vendite registrato dal marchio ammiraglia Gucci. Proprio nei giorni scorsi erano state pubblicate indiscrezioni in merito alla volontà di François-Henri Pinault, dal 2005 ceo e presidente del gruppo Kering, di separare queste due cariche mantenendo solo la presidenza del gruppo fondato dal padre François Pinault. Ma che nell’ultimo anno ha registrato un crollo del 45% del valore del titolo (precipitato del 65% da inizio anno). De Meo sarebbe dunque il primo “esterno” alla famiglia Pinault a ricoprire la carica di ceo del gruppo. Ma non il primo italiano ad avere un ruolo di primissimo piano nella galassia Kering: Francesca Bellettini, infatti, già ceo di Saint Laurent, dal settembre 2023 è vicedirettrice generale di Kering, responsabile dello sviluppo delle maison e del coordinamento degli amministratori delegati di tutte le maison. Sempre negli ultimi mesi, sono avvenuti una serie di cambiamenti ai vertici del gruppo Kering. Sia sul piano manageriale - con l’italiano Stefano Cantino che dal 1° gennaio 2025 è ceo di Gucci, per esempio - si creativo, con il passaggio del direttore creativo di Balenciaga, Demna, alla guida della maison della doppia G.
Il mondo del lusso è notoriamente più generoso, e Kering – oggi alla ricerca di un rilancio dopo anni complessi – potrebbe essere pronta a mettere sul tavolo un’offerta decisamente più allettante rispetto a quanto Renault sia riuscita (o abbia voluto) garantire a De Meo. Un eventuale approdo di De Meo in Kering potrebbe tradursi in una retribuzione attorno ai 10 milioni di euro l’anno. Una cifra ben distante da quella attuale in Renault e senz’altro più in linea con il suo profilo e la sua esperienza.