Ops Mediobanca, Caltagirone sale al 10%, Lovaglio: “Puntiamo al 66,7% per creare valore"; i proxy promuovono l'Ops su Banca Generali
L’AD di MPS, Luigi Lovaglio, ribadisce la natura strategica dell’offerta pubblica di scambio su Mediobanca, fiducioso sull’esito, punta a superare il 66,7% e garantisce benefici per stakeholder e Paese: “È un progetto chiaro, concreto e orientato alla crescita"
Ops Mediobanca, Caltagirone sale al 10%, Lovaglio: “Operazione di mercato, puntiamo al 66,7% per creare valore". L’amministratore delegato di MPS, Luigi Lovaglio, si mostra sicuro sull’esito dell’offerta pubblica di scambio (Ops) lanciata su Mediobanca. Ha ribadito la natura strategica dell’operazione, sottolineando che si tratta di "un’operazione di mercato e non di potere", che "crea valore per tutti gli stakeholder" e si fonda su "un progetto chiaro e definito".
Le dichiarazioni arrivano in un momento chiave: Francesco Gaetano Caltagirone ha infatti incrementato la sua partecipazione in Mediobanca, portandola quasi al 10% rispetto al 7,4% precedentemente comunicato, a pochi giorni dall’assemblea del 16 giugno, chiamata a deliberare sull’Ops di Piazzetta Cuccia su Banca Generali.
L’obiettivo dichiarato: consolidare con il 66,7%
Lovaglio ha chiarito che non ci sono timori riguardo al patto di sindacato di Mediobanca o al sostegno dei proxy advisor: le operazioni, ha spiegato, "sono alternative". Dal punto di vista tecnico, per sfruttare i benefici fiscali connessi alle DTA, basterebbe superare la soglia del 50% più un’azione, ma la banca punta più in alto.
"Noi siamo determinati e convinti di arrivare al 66,7%, soglia indicata come obiettivo dalla banca", ha affermato l’ad. Alla domanda su eventuali richieste da parte della BCE, Lovaglio ha risposto che "fino a oggi non l'ha fatto con nessuno, non penso sia un tema all'ordine del giorno, vediamo", per poi aggiungere: "Io sono molto fiducioso che l'operazione andrà in porto e a luglio inizieremo a raccogliere le adesioni."
I proxy advisor Glass Lewis, ISS e PIRC a favore dell'Ops di Mediobanca su Banca Generali
I tre principali proxy advisor – Glass Lewis, Institutional Shareholder Services (ISS) e PIRC – si sono espressi a favore dell’offerta pubblica di scambio lanciata da Mediobanca su Banca Generali, in vista dell’assemblea del 16 giugno.
Glass Lewis ha definito l’operazione come una “significativa opportunità” per gli azionisti di Mediobanca, osservando che le riserve espresse da due consiglieri riguardano più i tempi ristretti e i rischi reputazionali che non la validità strategica o finanziaria dell’offerta. Ha inoltre evidenziato il sostegno del patto di consultazione (11,9% del capitale) e la reazione positiva del mercato come conferma della validità dell’operazione rispetto ad alternative come l’offerta MPS.
Anche ISS e PIRC, proxy advisor di rilievo internazionale e specializzato in fondi pensione, hanno raccomandato il voto favorevole, allineandosi alla posizione di Glass Lewis.
Adesioni all'Ops secondo Lovaglio
Lovaglio ritiene che le adesioni all’Ops saranno significative. Secondo le sue stime, oltre il 20% del 54% di capitale di Mediobanca oggi nelle mani di investitori istituzionali e del mercato consegnerà le proprie azioni. "Si tratta di un progetto che ha degli economici molto chiari e che porta alla creazione di valore per tutti gli stakeholder, incluso il Paese." L’ad di Mps ha poi tenuto a rimarcare la natura industriale e non politica dell’operazione. "È un’operazione di mercato che parte da logiche di cambiamento sia del mercato che delle logiche di fare banca". Ha inoltre affermato: "Noi abbiamo bisogno di un sistema bancario che aiuti le aziende a crescere, a svilupparsi e ad andare anche all’estero e quindi credo che l’attenzione ai salotti debba essere assolutamente superata."
Secondo Lovaglio, l’offerta è fondata su un approccio concreto e inclusivo: "Noi siamo focalizzati a fare il bene di tutti e crediamo che questa operazione crei un enorme valore, per gli azionisti di Montepaschi, per gli azionisti di Mediobanca, per i nostri clienti, per i nostri dipendenti e anche per i territori." L’obiettivo è ampliare e diversificare i ricavi, specializzandosi sempre di più.
Mediobanca e Banca Generali: due percorsi distinti
Sulla possibile sovrapposizione con l’Ops di Mediobanca su Banca Generali, l’amministratore delegato di Mps ha chiarito che i due progetti non si ostacolano. "Non mi preoccupa perché le due operazioni non sono alternative. Chi voterà sì all'operazione potrà anche consegnarci le azioni." E ha aggiunto: "I progetti non sono alternativi, il nostro è un po’ più ampio e ha degli economici chiari e di estremo vantaggio sia per gli azionisti di Mediobanca che per quelli di Mps."
Lovaglio ha poi evidenziato la solidità dell’iniziativa, rispetto all’incertezza dell’operazione concorrente: "Siamo in una fase in cui abbiamo un progetto certo, con doppia crescita del dividendo per azione per gli azionisti di Mediobanca, crescita dei dividendi per azione per gli azionisti di Mps, 100% di distribuzione dei dividendi, capitale che cresce anche grazie al beneficio di alcuni aspetti fiscali. Dall'altro lato abbiamo un'operazione che ancora deve finire. È difficile fare una competizione con qualcosa di incerto, noi andiamo dritti per la nostra strada."