Moody's migliora l'outlook delle maggiori banche italiane, da UniCredit a BPM, Mps, Mediobanca, Intesa, BPER, BNL, Generali

Non solo banche: anche Eni, Acea, Hera, A2A e CDP beneficiano del miglioramento dell’outlook sull’Italia, con Moody’s che rivede al rialzo le prospettive su diversi grandi emittenti corporate

Moody’s ha migliorato l’outlook sul rating sovrano dell’Italia, portandolo da stabile a positivo, una decisione che sta già avendo ripercussioni su un’ampia fascia di emittenti italiani. Non solo le principali banche del Paese – da UniCredit a Intesa Sanpaolo, passando per Banco BPM, Mps, Mediobanca, BPER, BNL e Crédit Agricole Italia – ma anche grandi aziende corporate come Eni, Acea, Hera, A2A e Cassa Depositi e Prestiti (CDP) hanno visto migliorare il proprio outlook da parte dell’agenzia.

La revisione riflette sia le migliori prospettive fiscali e di crescita dell’economia italiana, sia la solidità finanziaria individuale di molti di questi soggetti, che in alcuni casi potrebbero ambire a un rating più elevato, se non fossero vincolati dal tetto rappresentato dal merito di credito sovrano.

Rating di UniCredit

L'agenzia di rating Moody's ha migliorato l'outlook sui rating del debito senior privilegiato e dei depositi a lungo termine di UniCredit, portandolo da “stabile” a “positivo”. I rating sono stati confermati a “Baa1”. Allo stesso tempo, Moody’s ha migliorato la valutazione delle condizioni operative delle banche in Italia, aumentando il profilo macro a “Strong” da “Strong-”. L'azione segue l’outlook positivo recentemente assegnato al rating dell'Italia, mentre UniCredit ha un merito di credito standalone più forte e continua a essere valutata due gradini sopra il sovrano, il massimo consentito dalla metodologia di Moody's. Moody's ha confermato l'aspettativa che, se l'acquisizione di Banco BPM dovesse essere finalizzata, il profilo finanziario di UniCredit rimarrebbe sostanzialmente invariato, mentre il rating standalone di UniCredit potrebbe essere innalzato al di sopra del rating sovrano nel caso in cui UniCredit acquisisse Commerzbank

Rating di Banco BPM

Moody's Ratings, nell’ambito di un’ampia azione di rating che ha riguardato il sistema bancario italiano, ha migliorato l’Outlook del Rating di lungo termine sui depositi di Banco BPM (Baa1) da Stabile a Positivo, confermando altresì il Baseline Credit Assessment a baa3 (già a livello del rating Paese) e segnalando il migliorato profilo creditizio del nostro Gruppo, in un contesto operativo più favorevole per le banche in Italia. Tale rating action è stata determinata sia dal cambiamento dell'outlook del rating dell’Italia (Baa3) da Stabile a Positivo, sia dal miglioramento delle condizioni operative delle banche italiane, che hanno portato ad un innalzamento del profilo macroeconomico (Macro Profile) attribuito da Moody’s al nostro Paese da “Strong -” a “Strong”.

Rating di Banca MPS

Banca Monte dei Paschi di Siena comunica che Moody’s Ratings ha rialzato i rating della Banca, portando il rating di lungo termine sul debito senior unsecured a “Ba1” (da “Ba2”) e quello di lungo termine sui depositi a “Baa2” (da “Baa3”). Anche il Baseline Credit Assessment (“BCA”) è stato migliorato a “ba1” (da “ba2”). L’upgrade dei rating di MPS riflette il miglioramento del merito creditizio della Banca grazie a migliorate redditività ricorrente ed asset quality e alla solidità patrimoniale. La decisione di Moody’s rientra in una più ampia azione di rating sul settore bancario italiano, conseguente al recente cambiamento dell’outlook, da stabile a positivo, sul rating dell’Italia. L’outlook relativo ai rating di lungo termine dei depositi e del debito senior unsecured di MPS è stato confermato positivo e riflette il potenziale beneficio del profilo finanziario della business combination con Mediobanca, una volta completata.

Rating di Mediobanca

La conferma del rating BCA di Mediobanca, pari a baa3, riflette la solida capitalizzazione della banca e la sua redditività buona e diversificata, mitigata da una certa concentrazione degli attivi e dall'elevata dipendenza della banca dal finanziamento wholesale, nel contesto di condizioni operative più solide in Italia. La conferma tiene conto della potenziale acquisizione di Banca Generali da parte di Mediobanca, che potrebbe nel tempo migliorare il profilo finanziario della banca. L'outlook è migliorato a stabile.

Rating di Intesa Sanpaolo

La conferma del rating BCA baa3 di Intesa Sanpaolo riflette la solidità della presenza domestica della banca, con posizioni di mercato leader in tutte le aree di business in Italia e una significativa diversificazione dei ricavi, che si traduce in una capacità di generazione di utili solida e sostenuta, nel contesto di condizioni operative più solide in Italia. Il rating è supportato da solidi indicatori di rischio patrimoniale e da solidi buffer di capitale, pur mantenendo un'elevata remunerazione per gli azionisti. Il rating riflette anche la sua solida liquidità e provvista complessiva, supportata dall'ampia e granulare base di depositi retail. L'outlook è migliorato a positivo.

Rating di BPER Banca

La conferma del rating BCA di BPER, pari a baa3, riflette la solida qualità degli attivi, la solidità patrimoniale, il miglioramento della redditività e una solida base di depositi retail della banca, nel contesto di condizioni operative più favorevoli in Italia. La conferma del rating tiene conto anche dell'aumento di capitale della banca approvato dai suoi azionisti per finanziare integralmente l'acquisizione di tutte le azioni di Banca Popolare di Sondrio. Viene previsto che l'entità risultante dalla fusione, qualora l'acquisizione venga completata, manterrà il suo merito creditizio complessivo. L'outlook è migliorato a positivo.

Rating di BNL

L'innalzamento del BCA di BNL da ba2 a ba1 riflette l'opinione che le condizioni operative più favorevoli per le banche italiane abbiano rafforzato il merito creditizio della banca. Il BCA tiene conto anche della significativa dipendenza di BNL dai finanziamenti erogati dalla controllante BNP Paribas. La conferma del BCA rettificato baa2 di BNL riflette l'ipotesi invariata di una probabilità molto elevata di supporto da parte della controllante BNPP, che ora si traduce in un rialzo di due notch del BCA della banca rispetto ai precedenti tre notch. L'outlook è migliorato a positivo.

Rating di Generali

Moody’s ha migliorato l'outlook di Generali da stabile a positivo e ha confermato ad A3 il rating sulla solidità finanziaria (Insurer Financial Strength Rating - IFSR). Ugualmente sono stati cambiati da stabili a positivi gli outlook delle principali compagnie controllate in Italia, Francia e Germania. La modifica dell'outlook di Generali da parte di Moody’s segue il miglioramento dell'outlook del rating sovrano italiano (Baa3) da stabile a positivo. Inoltre, la conferma del rating IFSR di Generali a A3 riflette il forte profilo di business del Gruppo, che beneficia di posizioni di leadership nei rispettivi mercati in Europa, la diversificazione delle linee di business e il relativamente basso rischio legato ai prodotti.

Rating di Credit Agricole Italia

L'innalzamento del rating BCA di CA Italia da baa1 a baa3 riflette il rafforzamento delle condizioni operative in Italia, il miglioramento del rischio patrimoniale, la moderazione del capitale e della redditività e una buona liquidità. La conferma del rating BCA rettificato di CA Italia a baa1 riflette la nostra ipotesi invariata di una probabilità molto elevata di supporto da parte della controllante Crédit Agricole, che ora si traduce in un aumento di due notch del rating BCA della banca rispetto ai precedenti tre notch.

Rating di Banca Sella

L'innalzamento del BCA di Banca Sella da BA2 a BA1 riflette l'opinione che le migliori condizioni operative per le banche italiane abbiano rafforzato il merito creditizio della banca. L'innalzamento riflette anche la migliorata solvibilità di Banca Sella e il suo solido profilo di finanziamento e liquidità al dettaglio. L'innalzamento dei rating sui depositi a lungo termine di Banca Sella Holding da Baa3 a Baa2 e dei rating sull'emittente a lungo termine e sul debito senior non garantito da Ba3 a Ba2 riflette l'innalzamento del BCA di Banca Sella. L'outlook è migliorato a positivo

Rating di BFF Bank

La conferma del BCA di BFF a BA3 riflette la concentrazione degli asset, la moderata capitalizzazione e la significativa dipendenza dal finanziamento di mercato, oltre all'elevata redditività e alla buona liquidità. Il BCA considera anche le debolezze nella gestione del rischio della banca, che in passato hanno portato a una sottostima dei crediti scaduti. Inoltre, il prolungato divieto di pagamento dei dividendi imposto dalla Banca d'Italia a maggio 2024 evidenzia rischi di governance, che gravano sul profilo di credito della banca. L'outlook rimane stabile.

Rating di Mediocredito Centrale

L'innalzamento del BCA di Mediocredito Centrale da BA1 a BAa3 riflette condizioni operative più solide, nonché la migliore qualità degli attivi della banca, la solidità patrimoniale e la buona liquidità, nonché il continuo supporto finanziario da parte dei suoi azionisti, le banche di credito cooperativo operanti nel Nord-Est Italia, a fronte della bassa diversificazione geografica e commerciale della banca. L'innalzamento del rating sui depositi a lungo termine da Baa2 a Baa1 riflette l'innalzamento del BCA della banca. L'outlook è stabile

Rating di Credem

La conferma del BCA baa3 di Credem riflette la solidità della posizione di solvibilità della banca nel contesto di condizioni operative più solide per le banche italiane. Tale conferma è supportata da una solida posizione patrimoniale e da una qualità superiore del portafoglio crediti, attribuibile alla costante applicazione di rigorosi standard di sottoscrizione. La conferma del BCA della banca tiene inoltre in considerazione la sua solida posizione di finanziamento e liquidità, supportata dall'ampia e granulare base di depositi. L'outlook è migliorato a positivo.

Rating di CDP

Cassa Depositi e Prestiti comunica che l'agenzia di rating Moody’s ha confermato i rating di lungo e breve termine della Società, rispettivamente Baa3 e P-3, e rivisto l’Outlook da Stabile a Positivo. La decisione è arrivata in seguito al recente intervento compiuto dall’Agenzia in relazione ai rating della Repubblica Italiana.

Rating di Eni

Moody’s ha confermato il rating a lungo termine di Eni a Baa1 e ha migliorato l’outlook da stabile a positivo, in seguito alla recente revisione dell’outlook del debito sovrano italiano del 23 maggio 2025. Il rating di Eni rimane due livelli sopra quello dell’Italia (Baa3), riflettendo la solidità creditizia dell’azienda e la portata globale delle sue attività, in particolare nel settore upstream.

Nonostante i solidi fondamentali che giustificherebbero un rating più alto, la valutazione di Eni è limitata dai legami con lo Stato italiano, che detiene una partecipazione del 31,8% e influenza la governance aziendale, oltre alla rilevante esposizione del business downstream al mercato domestico. Questo tipo di legame impedisce, secondo Moody’s, di assegnare un rating superiore di oltre due livelli rispetto a quello sovrano.

A sostenere il rating contribuiscono diversi fattori: una base di asset ampia e ben diversificata geograficamente, un track record eccellente nell’esplorazione e nel rimpiazzo delle riserve, una strategia attiva di transizione energetica con investimenti crescenti per la decarbonizzazione, una gestione finanziaria prudente e solidi indicatori di credito, come un rapporto RCF/debito netto atteso intorno al 34% entro marzo 2025, accompagnati da un’elevata liquidità.

Tra le principali criticità segnalate, vi sono la dipendenza dai prezzi volatili di petrolio e gas, la significativa esposizione a paesi non OCSE, una minore diversificazione del business rispetto alle maggiori compagnie integrate del settore, e i rischi legati alla transizione energetica, che comportano un aumento degli investimenti e dell’esposizione operativa nel medio-lungo termine.

Rating di ACEA

Moody's ha confermato il rating a lungo termine Baa2 di ACEA, migliorando l’outlook da stabile a positivo. Il cambiamento riflette i legami con il debito sovrano italiano, le migliori prospettive fiscali del Paese e il solido profilo finanziario di ACEA, con un rapporto FFO/debito netto medio del 19,4% negli ultimi tre anni, atteso sopra il 20% nel 2025-2027.

La conferma del rating riconosce la diversificazione del business e la forte presenza nelle attività regolamentate (81% dell’EBITDA 2024), che offrono stabilità e prevedibilità. Questi punti di forza sono bilanciati dall’esposizione residua ad attività non regolamentate (19% dell’EBITDA), più sensibili al ciclo economico e alla concorrenza, e dal rischio di operazioni M&A che potrebbero ridurre la flessibilità finanziaria.

Rating di A2A

Moody’s ha migliorato l’outlook a “positive” da “stable” confermando il rating di lungo termine di A2A a Baa2. Il miglioramento dell’outlook segue la recente azione sul rating sovrano dell'Italia (Baa3, con outlook da “stable” a “positive”). L’outlook “positive” riflette, inoltre, la solidità della flessibilità finanziaria e delle performance operative di A2A, caratterizzate da un business mix ben diversificato e verticalmente integrato, una sempre maggior attenzione verso le reti regolamentate in Italia, una solida posizione di liquidità, oltre che l’impegno per un’attenta disciplina finanziaria che bilancia gli interessi dei suoi azionisti e creditori.

Rating di Hera

Moody’s ha confermato il rating a lungo termine Baa2 di Hera, migliorando l’outlook da stabile a positivo. La revisione riflette il legame con il debito sovrano italiano, da cui dipendono tutti gli utili, e le migliori prospettive fiscali e di resilienza economica del Paese. Contribuiscono anche la solida performance operativa e il buon profilo finanziario, con un rapporto FFO/debito netto medio del 24,2% (2020–2024) e atteso sopra il 20% nel 2025–2027.

Il rating è sostenuto da un mix di attività regolamentate e quasi regolamentate (37% dell’EBITDA 2024), dalla bassa esposizione a prezzi e volumi, da una strategia di crescita mirata tramite acquisizioni e da una buona liquidità. Restano dei rischi legati alla dipendenza da attività esposte al ciclo economico e alla concorrenza (63% dell’EBITDA), e alla volatilità dei prezzi dell’energia.