Golden power, doppio faro di Bruxelles sul governo italiano; tutte le domande delle direzioni servizi finanziari e concorrenza

Bruxelles starebbe utilizzando due canali per fare chiarezza: il procedimento Eu Pilot e un’indagine della Direzione Generale della Concorrenza (DgComp)

La Commissione europea sta aumentando la pressione sull’Italia per ottenere spiegazioni sull’utilizzo del golden power nel settore bancario, in particolare nelle operazioni di fusione e acquisizione. Secondo quanto riportato da MF-Milano Finanza, Bruxelles sta utilizzando due canali per fare chiarezza: il procedimento Eu Pilot e un’indagine della Direzione Generale della Concorrenza (DgComp).

Il procedimento Eu Pilot

Lo Eu Pilot è una procedura che consente alla Commissione di dialogare con gli Stati membri per verificare eventuali violazioni del diritto dell’Unione Europea. In questo contesto, l’Europa ha rivolto all’Italia quattro domande principali:

  1. Come funziona il processo di valutazione del golden power, quali dati devono fornire le banche coinvolte e con quale obiettivo.

  2. Come viene rispettata la competenza della BCE (Banca Centrale Europea) nelle acquisizioni qualificate.

  3. In che modo le autorità italiane assicurano che, nel caso di fusioni bancarie, le valutazioni del governo siano limitate esclusivamente a motivi di sicurezza nazionale.

  4. Quali sono le tempistiche previste per prendere una decisione sul golden power.

Questi quesiti sono stati inviati dal governo italiano a Bruxelles e, alla fine della scorsa settimana, l’Italia ha fornito le sue risposte. Da come verranno valutate queste risposte dipenderà la decisione della Commissione di avviare o meno una procedura d’infrazione.

Il ruolo della DgComp

Parallelamente, la Direzione Generale della Concorrenza, guidata da Teresa Ribera, sta esaminando da settimane la fusione Unicredit-Banco BPM. L'indagine proseguirà fino al 19 giugno. Anche in questo caso, Bruxelles ha inviato una richiesta di chiarimenti al governo italiano, soprattutto in merito alle condizioni poste attraverso il golden power. Le risposte da parte dell’Italia sono attese entro il 10 giugno.

La Commissione, nel suo messaggio, ha ricordato che le misure giustificate da motivi di sicurezza nazionale devono comunque rispettare i trattati europei. In particolare, può essere limitata la libertà di mercato solo in presenza di una minaccia reale e grave a un interesse fondamentale della società.