Eni, approvato bilancio 2024 con utile €6,4 mld e dividendo da €1,05 per azione; via libera a buyback e modifica al piano di incentivazione 2023-2025

L'Assemblea degli Azionisti di Eni approva il bilancio 2024 con un utile di €6,4 miliardi destinato alla riserva disponibile; stabiliti dividendi di €1,05 per azione, modifiche al piano di incentivazione e autorizzato un buyback fino a €3,5 miliardi

L'Assemblea degli Azionisti di Eni ha approvato bilancio 2024 con un utile €6,4 miliardi, destinato alla riserva disponibile, e un dividendo da €1,05 per azione; via libera al buyback,  fino a €3,5 miliardi, e modifiche al piano di incentivazione di Lungo Periodo 2023-2025, relativamente all’attribuzione prevista per l’anno 2025.

Approvazione bilancio 2024 e modifica del piano di incentivazione

L'Assemblea Ordinaria e Straordinaria degli Azionisti di Eni S.p.A., riunitasi in data odierna, ha deliberato quanto segue:

Nella parte ordinaria, l’Assemblea ha innanzitutto approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024, che si è chiuso con un utile di €6,4 miliardi. Tale utile è stato interamente destinato alla riserva disponibile, rafforzando così la solidità patrimoniale della Società.

È stata quindi approvata la modifica al Piano di Incentivazione di Lungo Periodo 2023-2025, relativamente all’attribuzione prevista per l’anno 2025. Le modifiche sono state deliberate ai sensi dell’art. 114-bis del Testo Unico della Finanza (T.U.F.) e sono dettagliatamente illustrate nel Documento Informativo e nella Relazione del Consiglio di Amministrazione. Quest’ultimo ha ricevuto i necessari poteri per dare piena esecuzione alla delibera.

Autorizzazione all’acquisto di azioni proprie

Un’altra importante decisione riguarda l’autorizzazione al Consiglio di Amministrazione ad acquistare azioni proprie della Società. L’operazione potrà essere effettuata in più volte, entro il termine di aprile 2026, fino a un massimo di 315.000.000 azioni ordinarie, per un controvalore complessivo non superiore a €3,5 miliardi. Gli acquisti dovranno avvenire nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili, come risultanti dall’ultimo bilancio approvato, nel rispetto delle normative vigenti e delle prassi di mercato. Il Consiglio di Amministrazione, con facoltà di delega all’Amministratore Delegato, è stato investito di ogni potere utile all’esecuzione di tale operazione, inclusa la gestione degli adempimenti informativi verso il mercato.

Dividendi e politica di remunerazione

In linea con la Politica di Remunerazione degli Azionisti, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 26 febbraio 2025, è stata deliberata la distribuzione di un importo di €1,05 per azione, da corrispondersi in quattro tranche: €0,26 per azione a settembre 2025, €0,26 a novembre 2025, €0,26 a marzo 2026 e €0,27 a maggio 2026. Tali importi saranno prelevati dalle riserve disponibili. Il Consiglio di Amministrazione è stato delegato ad attuare la distribuzione, verificando di volta in volta il rispetto delle condizioni previste dalla legge.

L’Assemblea ha inoltre approvato la prima sezione della Relazione sulla Politica di Remunerazione 2025 e ha espresso parere favorevole sulla seconda sezione, relativa ai compensi corrisposti nel 2024, in conformità all’art. 123-ter del T.U.F.

Delibere straordinarie: riduzione della riserva e annullamento azioni

Per quanto riguarda la parte straordinaria, l’Assemblea ha approvato la riduzione della “Riserva di Rivalutazione Legge n. 342/2000” per un importo di €2,3 miliardi. L’importo così reso disponibile potrà essere utilizzato per supportare la distribuzione dei dividendi, in conformità alla Politica di Remunerazione degli Azionisti. Qualora i tempi tecnici o vincoli di legge non permettessero l’utilizzo immediato della riserva, il Consiglio di Amministrazione potrà attingere da altre riserve disponibili per garantire comunque l’erogazione prevista. Anche in questo caso, il Consiglio ha ricevuto ogni potere necessario per dare attuazione alla delibera.

Infine, l’Assemblea ha autorizzato l’annullamento fino a un massimo di 315.000.000 azioni proprie, senza valore nominale, che saranno eventualmente acquistate sulla base della citata autorizzazione assembleare. Contestualmente, è stata approvata la modifica dell’art. 5 dello Statuto Sociale, con conferimento al Consiglio di Amministrazione, e con possibilità di delega all’Amministratore Delegato, dei poteri necessari per eseguire anche questa deliberazione.