Ferrari, nel Q1 2025 ricavi €1,7 mld (+13%) e EBITDA €693 mln (+14,6%); Vigna: "La nostra strategia conferma il successo, puntiamo sulla qualità dei ricavi anziché sui volumi"

Nel primo trimestre del 2025 la società di Maranello ha registrato una solida crescita a doppia cifra per ricavi e utili, con un lieve aumento delle consegne a 3.593 unità (+0,9%); confermata la guidance 2025, con ricavi previsti superiori a €7 mld e un free cash flow industriale oltre i €1,2 mld

Ferrari, nel Q1 2025 ricavi €1,7 mld (+13%) e EBITDA €693 mln (+14,6%); Benedetto Vigna, Amministratore Delegato, ha dichiarato: "La nostra strategia conferma il successo, puntiamo sulla qualità dei ricavi anziché sui volumi". Nel primo trimestre del 2025, la società di Maranello ha registrato una solida crescita a doppia cifra per ricavi e utili, insieme a un lieve aumento delle consegne, salite a 3.593 unità (+0,9%); confermata la guidance per il 2025, con ricavi superiori a €7 miliardi e un free cash flow industriale oltre i €1,2 miliardi.

I risultati del primo trimestre 2025

Nel primo trimestre del 2025, Ferrari ha riportato ricavi netti pari a €1,79 miliardi, registrando un incremento del 13% rispetto allo stesso periodo del 2024. Le consegne hanno raggiunto le 3.593 unità, segnando un lieve aumento dello 0,9%. Le vendite sono diminuite nei mercati asiatici, con un calo complessivo di 120 unità, mentre hanno registrato una crescita in Europa e nelle Americhe, rispettivamente con un incremento di 128 e 25 unità.

Nel primo trimestre del 2025, l’EBITDA ha raggiunto i €693 milioni, registrando un incremento del 14,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e con un margine pari al 38,7%. L’EBIT si è attestato a €542 milioni, con una crescita del 22,7% su base annua e un margine del 30,3%. L’utile netto del trimestre è stato di €412 milioni, in aumento del 17,0% rispetto al primo trimestre del 2024. L’utile diluito per azione si è attestato a 2,30 euro, rispetto ai 1,95 euro dello stesso periodo dell’anno scorso.

Le parole di Benedetto Vigna

"È stato un altro grande inizio d’anno - ha dichiarato Benedetto Vigna, Amministratore Delegato di Ferrari - Nel primo trimestre del 2025, con un lieve aumento delle consegne rispetto all'anno precedente, tutti i principali parametri hanno registrato una crescita a doppia cifra, con una forte redditività guidata dal nostro mix prodotto e dalla continua domanda di personalizzazioni. Ancora una volta, trova conferma la nostra strategia che punta alla qualità dei ricavi più che ai volumi. Continuiamo ad arricchire la nostra offerta di prodotti – in linea con i nostri piani – con sei nuovi modelli nel corso dell’anno, tra cui le 296 Speciale e 296 Speciale A recentemente presentate e la tanto attesa Ferrari elettrica che sarà protagonista di un lancio unico e innovativo. Siamo entusiasti delle novità che ci attendono".

Equilibrio tra motori e spese

Nel trimestre, tra i veicoli consegnati figurano otto modelli equipaggiati con motore a combustione interna (ICE) e cinque modelli ibridi, che hanno rappresentato rispettivamente il 51% e il 49% del totale delle consegne.

Ferrari ha inoltre comunicato che i costi legati alla produzione e alla ricerca e sviluppo sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le maggiori spese sostenute per le attività legate alle competizioni e all’innovazione sono state in gran parte compensate dalla riduzione degli ammortamenti, dovuta alla conclusione del ciclo di vita di alcuni modelli.

Confermata la guidance 2025

Ferrari ha confermato le previsioni per il 2025, che indicano ricavi superiori ai €7 miliardi, un EBITDA adjusted di almeno €2,68 miliardi (con un margine del 38,3%), un EBIT adjusted di €2,03 miliardi (con un margine del 29%) e un free cash flow industriale superiore a €1,2 miliardi.

Questi numeri suggeriscono un altro anno di crescita, nonostante l'incertezza macroeconomica globale e i possibili impatti dei nuovi dazi statunitensi sulle importazioni dall'Unione Europea. Per far fronte a tali sfide, Ferrari ha già aggiornato la propria politica commerciale, prevedendo un aumento fino al 10% dei prezzi su alcuni modelli.