Deutsche Bank, nel Q1 2025 utile netto €2 mld (+39%) e ricavi a €8,5 mld (+10%); proposto dividendo a €0,68 per azione (+50%)
La banca tedesca chiude il primo trimestre 2025 con un aumento dell'utile netto del +39% e dei ricavi del +10%; proposto dividendo di €0,68 per azione (+50%) e buyback per €750 milioni; confermata solidità patrimoniale e performance in crescita in tutte le divisioni
Deutsche Bank, nel Q1 2025 utile netto €2 mld (+39%) e ricavi a €8,5 mld (+10%); proposto dividendo a €0,68 per azione (+50%). La banca tedesca chiude il primo trimestre 2025 con un aumento dell'utile netto del +39% e dei ricavi del +10%; proposto dividendo di €0,68 per azione (+50%) e buyback per €750 milioni; confermata solidità patrimoniale e performance in crescita in tutte le divisioni.
Crescita dei profitti e ricavi nel primo trimestre 2025
Nel primo trimestre del 2025, Deutsche Bank ha riportato un utile ante imposte pari a €2,8 miliardi, segnando un aumento del 39% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo risultato è stato sostenuto da un incremento del 10% nei ricavi netti, che hanno raggiunto €8,5 miliardi, e da una riduzione del 2% degli oneri non finanziari. L’utile netto è salito anch’esso del 39% anno su anno, attestandosi a €2,0 miliardi.
Performance positive per tutte le divisioni
Nel dettaglio, la divisione Corporate Bank ha registrato un utile ante imposte di €632 milioni, con un incremento del 3% rispetto al primo trimestre 2024. Il ritorno sul capitale tangibile (RoTE) dopo le imposte è stato del 14,4%, mentre il rapporto costi/ricavi si è attestato al 62%. Investment Bank ha ottenuto un utile ante imposte di €1,5 miliardi, in aumento del 22% su base annua, con un RoTE del 18,0% e un cost/income ratio del 49%. Private Bank ha visto l’utile ante imposte crescere del 43% a €490 milioni, con un RoTE post-imposte dell’8,3% e un cost/income ratio pari al 71%. Infine, l'Asset Management ha registrato un utile ante imposte di €204 milioni, con una crescita del 67% rispetto all’anno precedente. Il RoTE post-imposte è stato del 22,1%, mentre il cost/income ratio si è attestato al 64%.
Rettifiche su crediti e stabilità del CET1
Le rettifiche su crediti si sono attestate a €471 milioni nel trimestre, equivalenti a 39 punti base sui crediti medi. Questo dato è in crescita rispetto ai €439 milioni del primo trimestre del 2024 e ai €420 milioni registrati nel trimestre precedente. Il coefficiente CET1 si è mantenuto stabile al 13,8%, in aumento rispetto al 13,4% di un anno fa.
Dividendo in aumento e buyback
In vista dell’assemblea generale prevista per il 22 maggio 2025, il Consiglio di Gestione e quello di Sorveglianza hanno avanzato la proposta di distribuire un dividendo in contanti pari a €0,68 per azione per l’esercizio 2024. Si tratta di un incremento del 50% rispetto all’anno precedente. Le distribuzioni complessive di capitale previste per il 2025 ammontano a €2,1 miliardi, includendo anche il riacquisto di azioni proprie da €750 milioni recentemente avviato dalla banca.
Le dichiarazioni
“Siamo molto soddisfatti dei risultati del primo trimestre, che ci pongono sulla buona strada per raggiungere tutti i nostri obiettivi per il 2025 – ha dichiarato il CEO Christian Sewing – Il nostro miglior utile trimestrale degli ultimi quattordici anni, ottenuto grazie alla crescita dei ricavi combinata con la riduzione dei costi, dimostra che la nostra strategia Global Hausbank sta funzionando bene. Questo ci pone in una posizione di forza per supportare i nostri clienti in un contesto geopolitico e macroeconomico in rapida evoluzione”.
“Nel primo trimestre del 2025, abbiamo registrato un forte slancio negli utili grazie a una crescita del fatturato a due cifre e a una costante disciplina dei costi, beneficiando dei benefici derivanti da un'esecuzione coerente della strategia – ha sottolineato il CFO James von Moltke – Il nostro solido bilancio in tutti i parametri, incluso un coefficiente patrimoniale CET1 del 13,8%, ci posiziona bene per affrontare mercati instabili e ci fornisce una solida base per portare la redditività di Deutsche Bank a un livello superiore nei prossimi anni”.