Assemblea Generali 2025, affluenza al 68,72% del capitale, UniCredit con il 6,51%, Caltagirone 6,82%, Mediobanca 13,04%, Delfin 9,93%, Benetton 4,83%; Donnet: "Superati obiettivi del Piano"

Philippe Donnet ha sottolineato il successo del piano strategico "Lifetime Partner 24: Driving Growth", evidenziando la crescita sostenibile e profittevole del Gruppo e ha rinnovato la sua disponibilità per un quarto mandato come Amministratore Delegato per supervisionare il nuovo Piano strategico presentato a Venezia nel gennaio 2025

È in corso oggi 24 aprile l'Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti di Assicurazioni Generali S.p.A., presieduta da Andrea Sironi. L'incontro, trasmesso in diretta streaming dal Generali Convention Center di Trieste, ha registrato un'affluenza del 68,72% del capitale sociale, come annunciato dal Presidente Sironi nel suo discorso introduttivo; le partecipazioni superiori al 3% lette a inizio assemblea sono: UniCredit con il 6,51%Caltagirone con il 6,82%, Mediobanca con il 13,04%, Delfin con il 9,93% e Benetton con il 4,83%.

Il Group CEO Philippe Donnet ha sottolineato il successo nell'attuazione del piano strategico "Lifetime Partner 24: Driving Growth", evidenziando la crescita sostenibile e profittevole del Gruppo e ha rinnovato la sua disponibilità per un quarto mandato come Amministratore Delegato per supervisionare il nuovo piano strategico presentato a Venezia nel gennaio 2025 "Lifetime Partner 27: Driving Excellence". Il Presidente Sironi ha ribadito l'importanza della coesione tra il Consiglio di Amministrazione e il management nel perseguire gli obiettivi del Gruppo.

Lo scenario in caso di voto di Unicredit in favore di Caltagirone da parte di Orcel

Sebbene UniCredit rappresenti un attore chiave e il suo voto possa essere determinante, anche un’eventuale astensione o il sostegno alla lista di Caltagirone non sembrano in grado di ribaltare l’esito previsto a fronte dell'astensione di Benetton. La situazione, insomma, appare comunque indirizzata verso una conferma dell’attuale governance, con la lista di Mediobanca comunque in vantaggio, seppure di pochi punti.

È poco probabile, inoltre, che UniCredit – nonostante stia valutando il supporto a Caltagirone – voglia destabilizzare Generali. Al contrario, l’istituto guidato da Andrea Orcel guarda con interesse al rafforzamento delle sinergie con il Leone di Trieste. Se la lista di Caltagirone dovesse prevalere, conquistando sei seggi come la lista di Mediobanca, si aprirebbe un possibile scenario di stallo nel CdA. Un rischio che né UniCredit né gli altri grandi soci sembrerebbero intenzionati a correre.