Mps, ok della BCE all’aumento di capitale per l’Ops su Mediobanca; via libera dalle Fondazioni, no da New York, Florida e Calvert

Via libera della BCE all’aumento di capitale di Mps per l’offerta su Mediobanca; ma New York, Florida e Calvert si oppongono, seguendo l'altolà del proxy advisor ISS

Banca Mps ha annunciato di aver ricevuto dalla Bce le autorizzazioni necessarie relative all’aumento di capitale a servizio dell’Ops volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Mediobanca. In particolare, Francoforte ha dato il via libera alla computabilità delle nuove azioni emesse come CET1 e alle modifiche statutarie collegate alla delega al CdA per procedere con l’operazione, subordinatamente all’approvazione dell’assemblea degli azionisti.

Proprio l’assemblea ordinaria e straordinaria di BMPS è convocata per il prossimo 17 aprile, data cruciale per il futuro della banca senese e per la riuscita dell’OPS su Mediobanca. Tuttavia, in vista del voto, iniziano a emergere le prime frizioni tra gli azionisti istituzionali.

Tre importanti investitori internazionali si sono infatti detti contrari all’aumento di capitale: si tratta del New York City Controller, che gestisce asset per 285 miliardi di dollari, del Florida State Board of Administration (260 miliardi in gestione) e di Calvert, con 40 miliardi di dollari di asset. La loro posizione fa seguito alle raccomandazioni del proxy advisor ISS, che nelle scorse settimane aveva suggerito ai fondi di esprimere voto contrario alla proposta.

La contrarietà di questi attori potrebbe pesare sull’esito della votazione, rendendo più incerto il percorso di MPS verso l’integrazione con Mediobanca, in un’operazione che punta a ridisegnare gli equilibri nel panorama bancario italiano.