Borse europee chiudono in rialzo, Londra +2,7%, Parigi +2,5%, Francoforte +2,48% e Milano +2,44%; giù petrolio e gas, oro in recupero a $3.009
Dopo giorni di incertezze legate ai dazi Usa, le Borse europee rimbalzano con Londra + 2,7% Parigi +2,5%, Francoforte + 2,48% e Milano +2,44% trainate dal settore bancario e della difesa; in calo petrolio e gas, mentre l’oro che torna sopra i $3.000
Borse europee chiudono in rialzo, Londra +2,7%, Parigi +2,5%, Francoforte +2,48% e Milano +2,44%; giù petrolio e gas, oro in recupero a $3.009. Dopo giorni di incertezze legate ai dazi Usa, le Borse europee rimbalzano trainate dal settore bancario e della difesa; mentre le materie prime registrano un calo per petrolio e gas, e un lieve rialzo per l’oro che torna sopra i $3.000.
Rimbalzo delle Borse europee, trainate da banche e difesa
Dopo quattro giorni di incertezze, le borse europee riescono a trovare il giusto slancio, grazie al settore bancario e della difesa, registrando un recupero. Londra termina con un incremento del 2,7%, Parigi guadagna il 2,5%, Francoforte segna un aumento del 2,48%, mentre Milano sale del 2,44%. Tra i titoli in evidenza, Santander avanza del 6,5%, Commerzbank cresce del 6,27%, e Fineco segna un +5,2%.
Il rimbalzo di Milano
Il Ftse Mib di Milano (+2,4%), dopo aver oscillato più volte durante la giornata, risale dai minimi toccati ieri e supera nuovamente i 34.000 punti. Tra i titoli in evidenza, si distingue il recupero di Leonardo (+7,4%) e il recupero del settore finanziario, con Unipol (+6,7%) e Fineco (+5,3%) tra i migliori. Le banche si mostrano solide, con Bpm (+2,5%) e Intesa (+2,4%) tra i titoli più apprezzati, dopo una seduta caratterizzata da forte volatilità. Rimangono invece in negativo Stellantis (-0,8%) ed Eni (-1,3%).
Euro stabile, petrolio e gas in calo, oro in recupero
Sul fronte valutario, l'euro è scambiato a 1,0915 dollari (rispetto a 1,0924 ieri in chiusura). La moneta unica vale anche 160,45 yen (contro 161,11) e il rapporto dollaro/yen si attesta a 146,97 (da 147,33).
Il petrolio continua a essere debole, con il WTI scambiato a 60,5 dollari al barile (-0,3%) e il Brent a 63,9 dollari (-0,5%). In calo anche il gas, a 36 euro per megawattora (-2,5%). L'oro, invece, è in recupero, salendo sopra i 3.000 dollari a 3.009 (+0,9%), mentre il bitcoin resta sotto pressione, fermandosi a 78.368,1 dollari (-0,2%).
Resta l'incertezza sui dazi Usa, ma segnali di dialogo
A causa dell'incertezza sulle politiche commerciali dell'amministrazione Trump, gli investitori, sia in Europa che a Wall Street, dove gli indici sono in recupero, si aggrappano a segnali di una possibile svolta nella questione dei dazi Usa. Tra questi, le dichiarazioni del segretario al Tesoro Usa, Scott Bessent, che ha affermato che "prima o poi, il presidente Usa sarà disposto a negoziare". Successivamente, ha anche dichiarato che circa 70 Paesi sono pronti a trattare con gli Stati Uniti. Tuttavia, l'incertezza rimane elevata ed è iniziato il conto alla rovescia per l'entrata in vigore dei nuovi dazi, previsti per domani.