Terna, nel 2024 utile a €1,06 mld (+19,9%), ricavi a €3,68 mld (+15,5%), aggiornato Piano Industriale 2024-2028 con investimenti da €17,7 mld
Il Piano Industriale 2024-2028 punta sull'integrazione delle rinnovabili, sull'innovazione digitale e sull'espansione delle attività non regolate, l'obiettivo è aumentare la RAB a 32 miliardi di euro entro il 2028 (+9% annuo), con un impegno verso la neutralità carbonica entro il 2050
Il Consiglio di Amministrazione di Terna ha approvato l'aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028. La società prevede di investire complessivamente 17,7 miliardi di euro nel quinquennio, con un incremento di 1,2 miliardi di euro (+7%) rispetto al piano precedente.
Le attività regolate in Italia rimarranno il core business del Gruppo, con un investimento di 16,6 miliardi di euro, che rappresenta il Piano di investimenti regolati più alto di sempre per Terna, con un aumento del 7% rispetto al precedente Piano. Ad oggi, circa il 90% dei progetti è stato autorizzato dalle Autorità competenti, rispetto al 79% di marzo 2024, mentre circa l'80% dei progetti è coperto da contratti di approvvigionamento, in crescita rispetto al 70% di marzo 2024.
Il Piano prevede anche 3,6 miliardi di euro per il rinnovo e l’efficienza degli asset, in aumento rispetto ai 2,9 miliardi previsti nel piano precedente. Inoltre, gli investimenti per la sicurezza salgono a 2,3 miliardi di euro, rispetto a circa 1,7 miliardi nel Piano precedente.
Grazie a questi investimenti, il valore degli asset regolati (RAB) crescerà dai 22,5 miliardi di euro nel 2024 ai circa 32 miliardi nel 2028, con una crescita annua composta (CAGR) del 9%, migliorando rispetto all'8% del Piano precedente. A fine 2025, la RAB raggiungerà i 24,8 miliardi di euro.
Le Attività Non Regolate contribuiranno in modo significativo con nuove opportunità di business, grazie allo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative e digitali a supporto della transizione energetica. Si prevede che le Attività Non Regolate contribuiranno a generare un EBITDA cumulato di circa 730 milioni di euro nell’arco di Piano, con un aumento del 22% rispetto al Piano precedente.
Le parole di Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale
“Vorrei riassumere in tre punti i capisaldi dell'aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028 presentato oggi: significativo incremento degli investimenti che, con 17,7 miliardi di euro in cinque anni, segnano un nuovo record per Terna; programmazione territoriale, per facilitare l’integrazione delle fonti rinnovabili nella rete, che renderemo ancora più affidabile ed efficiente; rafforzamento del ruolo del Gruppo al servizio della sicurezza elettrica e dell’indipendenza energetica del Paese”, ha sottolineato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna. “Puntiamo su sostenibilità e digitalizzazione per realizzare infrastrutture fondamentali per la decarbonizzazione del Paese, a ridotto impatto ambientale, e per gestire una rete più resiliente e pronta ad affrontare le sfide del settore energetico. Con i risultati ottenuti nel 2024, frutto del lavoro e della competenza delle nostre persone, continuiamo a creare valore per i nostri stakeholder e ci confermiamo come un Gruppo sempre più solido nel panorama energetico nazionale, consapevoli della responsabilità che ci è stata affidata: abilitare la transizione energetica, garantendo i più alti livelli di qualità del servizio di trasmissione, al minor costo possibile per imprese e cittadini”.
Principali risultati attesi nell’aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028
Per quanto riguarda i risultati economici, nel 2028 i ricavi sono previsti in crescita a 5,19 miliardi di euro (rispetto ai 4,60 miliardi previsti nel piano precedente), mentre l’EBITDA dovrebbe raggiungere 3,36 miliardi di euro (rispetto ai 3,25 miliardi previsti precedentemente). La crescita media annua (CAGR) dell'EBITDA sarà di circa il 9%, con ricavi previsti per 4,03 miliardi di euro e un EBITDA di 2,70 miliardi nel 2025. L’utile netto di Gruppo crescerà da 1,08 miliardi di euro nel 2025 a 1,19 miliardi di euro nel 2028, rispetto a 1,10 miliardi di euro previsto nel precedente Piano.
Nonostante l'accelerazione degli investimenti, Terna conferma il suo impegno a mantenere una struttura del capitale solida e sostenibile, anche attraverso l’emissione di ulteriori strumenti ibridi. Il costo medio del debito netto di Piano è previsto in calo al 3,1%, rispetto al 3,3% del Piano precedente.
La nuova politica dei dividendi prevede che il dividendo 2024 (pari a 39,62 centesimi per azione) sarà il minimo garantito per tutto il periodo del Piano Industriale 2024-2028, con l’obiettivo di offrire agli azionisti una remunerazione solida. Inoltre, la politica prevede che il dividendo per azione cresca annualmente del 4%, a partire dal valore del 2023 (33,96 centesimi per azione).
Approvati i risultati al 31 dicembre 2024
Nel 2024, il Gruppo ha registrato gli investimenti più alti della sua storia, con un ammontare di circa 2,7 miliardi di euro, in crescita del 17,6% rispetto all'anno precedente. Tra le opere autorizzate nell’anno, per un valore complessivo di oltre 2,3 miliardi di euro, spiccano progetti fondamentali per la transizione e la sicurezza energetica dell'Italia, come l'Adriatic Link e Elmed.
Tutti i principali indicatori economici sono migliorati e hanno superato le guidance comunicate al mercato. I ricavi sono aumentati del 15,5%, raggiungendo 3.680,2 milioni di euro (rispetto ai 3.186,7 milioni nel 2023). L’EBITDA è cresciuto del 18,3%, arrivando a 2.566,4 milioni di euro (rispetto ai 2.168,6 milioni nel 2023). L'utile netto di Gruppo è aumentato del 19,9%, attestandosi a 1.061,9 milioni di euro (rispetto agli 885,4 milioni nel 2023).
Gli investimenti totali sono ammontati a 2.692,1 milioni di euro, in crescita del 17,6% rispetto ai 2.290,0 milioni di euro nel 2023. L'indebitamento finanziario netto è stato di 11.160,4 milioni di euro, rispetto ai 10.494,3 milioni di euro al 31 dicembre 2023.
Il dividendo ordinario per l'esercizio 2024 è stato fissato a 39,62 centesimi di euro per azione, pari a un payout del 75%, in linea con la politica di distribuzione dei dividendi del Gruppo.