Nexi, Bertoluzzo confermato CEO, Sala nuovo Presidente dopo le dimissioni dal MEF; assemblea CdA prevista per il 30 aprile

Marcello Sala, direttore generale del MEF, lascia il ministero per la presidenza di Nexi; Antonino Turicchi, amministratore delegato di Fintecna ed ex presidente di Ita Airways, è il nome più accreditato per succedere a Sala al MEF

Nexi, Paolo Bertoluzzo confermato CEO, Marcello Sala nominato Presidente dopo le dimissioni dal MEF; l'assemblea del Consiglio di Amministrazione è prevista per il 30 aprile. Cambio della guardia ai piani alti del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Marcello Sala, uno dei due direttori generali del MEF, avrebbe infatti rassegnato le dimissioni. Figura di primo piano nella gestione delle partecipazioni statali e nei rapporti con le fondazioni bancarie, Sala si appresterebbe a lasciare il dicastero guidato da Giancarlo Giorgetti per approdare alla guida di Nexi, colosso italiano dei pagamenti digitali, partecipato da CDP e da importanti fondi di private equity.

Fonti ministeriali confermano che l’uscita di Sala è in fase avanzata. Il suo nome circola con insistenza come possibile presidente di Nexi, in vista del rinnovo del consiglio di amministrazione in programma il 30 aprile, quando l’assemblea degli azionisti sarà chiamata a decidere sulla nuova governance. La nomina di Sala sarebbe parte di una lista congiunta presentata da CDP e dai fondi, nella quale figurerebbe anche l’attuale amministratore delegato Paolo Bertoluzzo, candidato a un quarto mandato.

Superati i vincoli legati al cosiddetto pantouflage — che vieta ai funzionari pubblici di assumere incarichi in aziende da loro vigilate — la presidenza di Nexi non prevederebbe deleghe operative, rendendo il ruolo compatibile con la normativa. Un dettaglio tecnico, ma decisivo per sbloccare l’operazione.

L’addio di Sala non incrina i rapporti con Giorgetti. Il legame tra i due risale a ben prima dell’arrivo del ministro leghista al MEF. È stato proprio Giorgetti a volerlo al vertice del Dipartimento delle partecipazioni pubbliche e, successivamente, a indicarlo nel consiglio di amministrazione di Leonardo, attraverso la lista del Tesoro.

La sua uscita apre ora un nuovo fronte interno: quello della successione. Il nome che circola con maggiore insistenza è quello di Antonino Turicchi, attuale amministratore delegato di Fintecna ed ex presidente di Ita Airways. Già direttore generale del Tesoro tra il 2002 e il 2009, Turicchi è considerato vicino sia a Giorgetti sia alla premier Giorgia Meloni, anche se il suo rapporto con il nucleo più ristretto di Palazzo Chigi non sarebbe altrettanto solido.

Ma l’addio di Sala fa sentire i suoi effetti anche al di fuori del ministero. In particolare in Piemonte, dove ha giocato un ruolo chiave nei rapporti tra il MEF e la Fondazione Crt. Determinante nella riconferma della presidente Anna Maria Poggi – nonostante le inchieste giudiziarie in corso sull’ente – Sala ha contribuito ad allontanare l’ipotesi di un commissariamento, in piena sintonia con Giuseppe Guzzetti, storico regista del sistema delle fondazioni bancarie.

Secondo diverse fonti, Sala avrebbe tentato anche di influenzare le scelte strategiche della Crt nella partita su Generali, spingendo per un’alleanza con Francesco Gaetano Caltagirone, sostenuto da una parte dell’esecutivo.

Con un lungo passato in Intesa Sanpaolo prima del suo ingresso nella macchina pubblica, Sala ha dimostrato abilità nel muoversi tra i centri nevralgici del potere economico-finanziario italiano. Il suo possibile arrivo alla guida di Nexi rappresenterebbe un ulteriore tassello nella strategia di rafforzamento dell’influenza pubblica su settori chiave dell’economia nazionale. Ma lascia anche un vuoto importante ai vertici del ministero.

Nexi, confermato Paolo Bertoluzzo: rinnovato il patto parasociale per il rinnovo del CdA

Il 30 dicembre 2024, Nexi ha siglato un nuovo patto parasociale con CDP, Ab Europe, Neptune, Eagle, Mercury Uk ed Evergood H&F per il rinnovo del Consiglio di Amministrzione. Importante, la conferma di Paolo Bertoluzzo come Amministratore Delegato, come anticipato da Il Giornale d'Italia.