20 Marzo 2025
KFC Italia, nel 2024 fatturato da €179 mln (+23%), previsti investimenti da €105 mln entro fine 2027 e incremento delle vendite al +30%. Dal punto di vista dello sviluppo territoriale, l’investimento per le nuove aperture seguirà sostanzialmente la ripartizione già realizzata nel 2024, che si è chiuso con 61 ristoranti al Nord (53%), 22 al Centro (19%) e 32 al Sud (28%)
Kentucky Fried Chicken non arresta la sua corsa in Italia. Dopo un 2024 da ricordare, con un fatturato di 179 milioni di euro (+25% sul 2023) e il superamento della soglia dei 100 ristoranti in occasione del decennale, il colosso del pollo fritto nel mondo conferma il trend di sviluppo anche nel 2025, e annuncia altre 30 aperture nel corso dell’anno per arrivare così a 150 insegne sul territorio nazionale.
Solo l’anno scorso, il ritmo di crescita nelle aperture è più che raddoppiato rispetto al 2023 e triplicato rispetto agli anni precedenti. Entro la fine del 2027, inoltre, il brand punta a gestire 210 locali in Italia, a fronte di un investimento di 105 milioni di euro, di cui 30 stanziati per il 2025. E sempre per il 2025 la previsione di incremento delle vendite si aggira intorno al +30%.
A siglare il successo di un marchio ormai radicato nell’immaginario collettivo degli italiani è anche il numero di clienti serviti: nel 2024 sono stati 25 milioni, contro i 19,5 del 2023, e la prospettiva per il 2025 è quella di arrivare a servire 32 milioni di clienti: un altro +30% da aggiungere al palmares dei traguardi.
I numeri confermano un rafforzamento costante del brand, frutto anche della riorganizzazione strategica realizzata nel 2023 con il Corporate Franchising Agreement grazie al quale è stata avviata la gestione diretta dei locali. Ad oggi, sono 12 i ristoranti gestiti direttamente dal Corporate Franchisee in Italia, e l’obiettivo è chiudere l’anno con 20 ristoranti su 150, il 13% del totale.
“La crescita dei ristoranti a gestione diretta nel 2024 è stata esponenziale – commenta Corrado Cagnola, AD di KFC in Italia – Allo stesso modo abbiamo scommesso anche sull’introduzione di sei nuovi franchisee, che portano così il numero totale a 20, garantendo un costante impulso sia alla crescita del brand che alla creazione di nuovi posti di lavoro. Il 2024 si è chiuso con 2500 persone impiegate nelle cucine e nei locali KFC in Italia, ma nel 2025 diventeranno 3300 e a fine 2027 ci aspettiamo di aver assunto 4600 dipendenti con contratti prevalentemente a tempo indeterminato sia part time che full time. Sono numeri di cui siamo particolarmente fieri, perché dietro il successo di ogni nostro ristorante, con un fatturato medio annuo da 2 milioni di euro, ci sono i franchisee. E naturalmente i nostri clienti”.
Favorire l’occupazione e offrire opportunità di crescita lavorativa è uno degli obiettivi primari di KFC: da sempre il brand scommette sulle nuove leve, e in primo luogo sui giovani, che ricoprono una quota importante delle nuove assunzioni. Formare i nuovi dipendenti – dai 25 ai 60 per ogni nuovo ristorante, a seconda delle dimensioni – è il punto di partenza per creare opportunità di crescita nel network KFC: a tutti viene offerta la possibilità di crescere e assumere ruoli di responsabilità all’interno del ristorante e dell’azienda, secondo logiche di inclusione che premiano il merito e l’impegno, forniamo loro supporto e training che saranno la base per l’intera carriera lavorativa.
Dal punto di vista dello sviluppo territoriale, l’investimento per le nuove aperture seguirà sostanzialmente la ripartizione già realizzata nel 2024, che si è chiuso con 61 ristoranti al Nord (53%), 22 al Centro (19%) e 32 al Sud (28%). L’obiettivo è una penetrazione sempre più capillare del mercato, a partire dalle 16 regioni già presidiate: Lombardia, Lazio, Liguria, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Toscana, Umbria, Abruzzo, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna. Le 30 nuove aperture previste per il 2025 saranno distribuite tra centri commerciali (39%), centri cittadini (52%) e Drive-Thru (9%), per rispondere alle richieste dei clienti che sempre di più apprezzano, oltre ai prodotti, anche l’atmosfera dei ristoranti del brand e l’esperienza di consumo e di servizio. I centri storici, urbani e Drive-Thru, in particolare, saranno il focus dello sviluppo di KFC in Italia nei prossimi 3-5 anni: il 50% dei nuovi ristoranti sarà dislocato in centro città, mentre il format del drive rappresenterà il 30% delle nuove aperture. Portabandiera di questo posizionamento territoriale sarà il flagship store di Roma, che aprirà nei prossimi mesi nei pressi della Fontana di Trevi e occuperà una superficie di circa 650 metri quadri. Si tratta del terzo flagship store fuori dagli Stati Uniti – gli altri due si trovano a Singapore e Praga – a conferma del ruolo primario dell’Italia nel mercato europeo e mondiale di KFC. Qui verranno testate innovazioni di prodotto e di servizio, fra cui il servizio al tavolo, pronte poi a sbarcare nel resto del Paese.
Il segreto del successo di KFC in Italia, e in tutto il mondo, si basa innanzi tutto sul prodotto, a cominciare dal pollo con l’osso o COB (chicken on the bone)e dall’Original Recipe preparata con un mix segreto di 11 erbe e spezie. E su elementi iconici come il bucket, il celebre secchiello con il volto del fondatore, il Colonnello Harland Sanders. Ma è nel “dietro le quinte”, nelle cucine dei ristoranti, che si costruisce ogni giorno il gusto unico e la croccantezza del pollo fritto KFC.
Partendo dalla qualità della materia prima, polli interi che arrivano al ristorante semplicemente tagliati e marinati. Il pollo viene quindi infarinato a mano e cucinato ogni giorno dai cuochi KFC secondo gli standard di qualità del brand. Altrettanto originale e riconoscibile è lo stile dei ristoranti, costantemente aggiornato nei diversi format per continuare ad essere moderno e cool, offrendo un’atmosfera fresca, rilassante e accogliente. Grazie a tecnologia e innovazione, KFC offre inoltre ai clienti un’esperienza omnichannel dall’ordine al consumo, con la possibilità di ordinare nei chioschi presenti nel ristorante, attraverso la app di KFC Italia usando il servizio Clicca & Ritira, sul sito kfc.it e con il servizio di delivery per consegne a domicilio. Una strategia integrata pensata per rispondere a tutte le esigenze di acquisto, sia da remoto che nei ristoranti, che restano il luogo preferito per il consumo del pollo fritto del Colonnello: a oggi, oltre il 70% degli ordini viene consumato sul posto, il 20% attraverso il take away, il 9 % a domicilio con il servizio delivery e l’1% al drive-thru. A conferma del fatto che il pollo fritto di KFC, oggi come dieci anni fa, è un piacere da gustare in tanti modi e occasioni diverse, ed è capace di creare occasioni di condivisione e divertimento nei ristoranti del brand, a casa e on the go.
Nei prossimi 3-5 anni KFC continuerà a lavorare anche in ottica di impegno ESG, puntando a raggiungere la parità di genere anche tra i livelli manageriali grazie all’implementazione di politiche di HR e D&I dedicate. Ad oggi, la percentuale di occupazione femminile in ruoli gestionali dei franchisee si attesta intorno al 56%. Sul fronte della lotta allo spreco alimentare, Kentucky Fried Chicken continuerà a implementare il progetto Harvest, l’unico del suo genere in Italia nel settore della ristorazione veloce, che dal 2017 consente di recuperare le eccedenze alimentari dei ristoranti del brand e donarle a organizzazioni che sul territorio aiutano le persone in difficoltà, in partnership con il Banco Alimentare. In più, grazie al sistema di QPM – Quality Production Management, un sistema di gestione digitale delle quantità di prodotto da cuocere, ogni staff di KFC ha un supporto in più per garantire a chiunque entri nel ristornate in qualsiasi momento della giornata un prodotto sempre fresco e di qualità, e nel contempo evitare gli sprechi alimentari. In ambito ambientale, infine, KFC proseguirà nell’attuazione di politiche di riduzione della plastica monouso e continuerà ad investire nell’utilizzo di energie rinnovabili per ridurre il più possibile la sua impronta ambientale
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