Pirelli, rischio da dazi USA con possibile riduzione ricavi di €100 mln e EBIT di €30 mln, ricavi 2024 a €6,77 mld (+4,4%), EBIT a €1,06 mld

Tra le previsioni del 2025 ricavi tra €6,8 e €7 miliardi, EBIT margin al 16% e abbattimento debito di €300 milioni, con il target di arrivare a €1,6 miliardi a fine anno

Pirelli, rischio da dazi USA con possibile riduzione ricavi di €100 mln e EBIT di €30 mln, i ricavi 2024 ammontano a €6,77 mld (+4,4%), EBIT a €1,06 mld (+5,9%). L’utile netto ha registrato un incremento dell’1%, salendo a 501,1 milioni di euro. Il flusso di cassa netto ante dividendi ha sfiorato i 534 milioni, e la posizione finanziaria netta si è migliorata, scendendo a 1,925 miliardi, con un calo di oltre 300 milioni rispetto alla fine del 2023.

Obiettivi per il 2025

Per il 2025, Pirelli prevede ricavi tra 6,8 e 7 miliardi di euro, con un EBIT margin adjusted intorno al 16% (rispetto al 15,7% del 2024). È previsto anche un ulteriore abbattimento del debito di circa 300 milioni, con il target di arrivare a 1,6 miliardi a fine anno. La generazione di cassa ante dividendi dovrebbe essere compresa tra 550 e 570 milioni di euro. La decisione sul dividendo, che sarà proposto in assemblea, verrà presa dal cda il 26 marzo. Il piano industriale prevede un pay-out pari al 50% del risultato netto consolidato.

L'incognita dei dazi e la risposta di Pirelli

Tuttavia, le previsioni per il 2025 non tengono conto dell’impatto potenziale dei dazi commerciali che gli Stati Uniti potrebbero introdurre, sotto la guida di Donald Trump. “Considerata l’incertezza su applicazione, modalità e tempistiche” delle misure, Pirelli sta lavorando su un piano di mitigazione per mantenere i target di generazione di cassa e riduzione del debito. Citi stima che l'impatto dei dazi potrebbe ridurre i ricavi di Pirelli di circa 100 milioni di euro e l'EBIT di 30 milioni di euro.

Produzione e strategie negli Stati Uniti

Il mercato statunitense rappresenta oltre il 20% dei ricavi di Pirelli, con una parte significativa della produzione che proviene dall’impianto in Messico. Circa 400.000 pneumatici sono prodotti anche nello stabilimento in Georgia. In caso di introduzione dei dazi, Pirelli sta valutando diverse opzioni per ridurre l’impatto, tra cui un aumento delle importazioni dal Brasile e un potenziamento della produzione locale negli Stati Uniti, oltre a possibili tagli ai costi. Marco Tronchetti Provera, Vicepresidente esecutivo di Pirelli, ha dichiarato: "Stiamo valutando concreti investimenti negli Stati Uniti per aumentare la capacità produttiva, possiamo fare leva sulla nostra leadership nella tecnologia, innovazione e nei pneumatici connessi, nei prodotti eco-safety nonché sul nostro brand iconico, grazie anche alla nostra partecipazione nella F1".

Conclusioni sui conti 2024

I risultati 2024 di Pirelli, guidato da Marco Tronchetti Provera e dal CEO Andrea Casaluci, mostrano una solida crescita dei ricavi, anche se influenzata negativamente dalla fluttuazione dei cambi e dall’iperinflazione di alcuni paesi come l’Argentina e la Turchia. Il miglioramento del price/mix ha portato a un incremento delle vendite nel segmento "high value", che ora rappresenta il 76% del totale. I margini sono migliorati, con l’EBIT adjusted che è aumentato del 5,9%, e la posizione finanziaria netta è continuata a migliorare, scendendo sotto i 2 miliardi di euro. Il costo del debito è rimasto stabile poco sopra il 5%.