Prezzo dell'oro in crescita a $2.921,25, a ridosso del massimo storico a $2.942,68; Goldman Sachs aumenta la sua previsione a $3.100 a fine 2025
La banca d’investimento ha motivato questa revisione con l’aumento della domanda da parte delle banche centrali, specialmente nei mercati emergenti
Il prezzo dell’oro continua a salire, superando quota 2.921,25 dollari l’oncia nell’intraday, avvicinandosi al massimo storico di 2.942,68 dollari l’oncia. La banca d’investimento ha motivato questa revisione con l’aumento della domanda da parte delle banche centrali, specialmente nei mercati emergenti.
I principali fattori
Tra i principali fattori di incertezza ci sono i dazi commerciali USA – con il presidente Donald Trump che ha indicato che le misure saranno applicate entro aprile – e le politiche della Federal Reserve. Il membro della Fed, Christopher Waller, ha infatti segnalato la possibilità di mantenere i tassi di interesse statunitensi elevati più a lungo.
Tensioni geopolitiche e rischio di escalation
Un ulteriore elemento di pressione è l’intensificarsi delle tensioni geopolitiche. Un attacco con droni ucraini a una stazione di rifornimento russa ha alimentato i timori di un’escalation della guerra con l’Ucraina, nonostante i recenti commenti di Trump su un possibile trattato di pace. Questi fattori hanno spinto gli investitori verso asset sicuri come l’oro, rafforzando ulteriormente il suo valore.
Goldman Sachs alza la previsione a 3.100 dollari
Goldman Sachs ha rivisto al rialzo la sua previsione per il prezzo dell’oro alla fine del 2025, portandola da 2.890 dollari a 3.100 dollari l’oncia. La banca d’investimento ha motivato questa revisione con l’aumento della domanda da parte delle banche centrali, specialmente nei mercati emergenti.
Nel solo dicembre 2024, la domanda di oro delle banche centrali e di altre istituzioni sul mercato OTC di Londra ha raggiunto 108 tonnellate, contro una media pre-2022 di 17 tonnellate al mese. La Cina si è confermata il principale acquirente, con 45 tonnellate aggiunte alle sue riserve.
A seguito di questa tendenza, Goldman Sachs ha aggiornato le sue stime sulla domanda di oro delle banche centrali, prevedendo un acquisto mensile di 50 tonnellate, rispetto alla precedente previsione di 41 tonnellate. Secondo gli analisti, questo incremento potrebbe tradursi in un aumento del 9% nel prezzo dell’oro entro la fine del 2025.
Possibile impennata a 3.300 dollari con i dazi di Trump
Oltre alla domanda delle banche centrali, la riduzione dei tassi di interesse potrebbe favorire una crescita delle partecipazioni negli ETF legati all’oro, contribuendo alla tenuta del metallo prezioso. Tuttavia, se l’incertezza politica legata alle misure protezionistiche di Trump dovesse persistere nei prossimi mesi, Goldman Sachs ritiene che il prezzo dell’oro possa salire fino a 3.300 dollari l’oncia entro la fine del 2025.
La banca d’investimento ribadisce quindi la sua raccomandazione di mantenere una posizione lunga sull’oro, considerandolo un asset strategico in un contesto di forte instabilità globale.