Bper e Hera, nuove emissioni bond per il 2025 a €500 mln, Crédit Agricole Italia fino a €750mln, focus su rendimento e green
Le aziende puntano su obbligazioni a medio-lungo termine per soddisfare la domanda degli investitori, prospettive positive per i corporate bond nel 2025 grazie al calo dei tassi di default e a opportunità di rendimento
Bper Banca, Gruppo Hera e Crédit Agricole Italia, dopo Generali ed Enel danno via al 2025 puntando su nuovi bond destinati a soddisfare la crescente domanda degli investitori. Le aziende continuano a cercare extra-rendimento, avviando il nuovo anno con importanti emissioni obbligazionarie a medio-lungo termine.
Bper Banca, emissione da 500 milioni
Bper Banca, sotto la guida di Gianni Franco Papa, ha avviato il collocamento di un’obbligazione senior per un massimo di 500 milioni di euro. Il bond, con scadenza a sei anni e opzione call al quinto anno, offre un rendimento iniziale indicato intorno ai 165 punti base sulla curva swap. L’operazione è gestita da Citi, Goldman Sachs, HSBC, JP Morgan, UBS e Unicredit.
Crédit Agricole Italia, mutui a lunga scadenza
Crédit Agricole Italia punta su una scadenza più lunga, proponendo un bond a scadenza 9 anni, garantito da mutui con termine al 15 febbraio 2034. Con un rendimento indicativo di 100-105 punti base e un importo massimo di 750 milioni di euro, l’emissione è gestita da Crédit Agricole CIB come coordinatore globale e e Bbva, Crédit Agricole Cib, Lbbw, Mediobanca, Natixis, Raiffeisen Bank e Unicredit come bookrunner.
Gruppo Hera, un focus sul green
Hera, sulla scia di Generali si unisce al mercato delle emissioni green. La società ha lanciato un bond senior di 500 milioni di euro con scadenza a sei anni e mezzo, prevista per il 15 luglio luglio 2031 e rendimento stimato tra 135-140 punti base. Tra i coordinatori figurano Banca Akros, Barclays, Bnp Paribas, Deutsche Bank, Unicredit, Mps, Bbva, Bper, Crédit Agricole Cib, Imi Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Santander.
Prospettive ottimistiche per i corporate bond nel 2025
Secondo Ofi Invest AM, il 2025 si prospetta favorevole per i bond corporate. Geoffroy Lenoir ed Eric Turjeman, Co-CIO Mutual Funds, evidenziano come il calo dei tassi di default, stimato al 2,7% entro fine anno renda le obbligazioni aziendali ancora interessanti. “Tra oggi e la fine dell’anno sarebbe saggio aspettarsi delle performance più moderate, ma, allo stesso tempo, la nostra visione sul settore rimane molto positiva, soprattutto per via delle opportunità di carry molto attrattive e nonostante il calo dei tassi e degli spread” dichiarano. Nonostante spread più ristretti e possibili pressioni in settori come l’automotive, le opportunità nel segmento investment grade e high yield rimangono solide. “Ci aspettiamo performance moderate ma positive”, concludono gli esperti, sottolineando la resilienza del mercato obbligazionario corporate anche in contesti complessi.