Risiko bancario, dall'Ops Unicredit su BPM azioni dei ceo in crescita: Castagna +€2,2 mln, Orcel +€1 mln, Messina +€1,3 mln, Foti +€1,2 mln
L’annuncio dell’operazione guidata da Orcel scatena un effetto domino positivo: azioni bancarie in rialzo e pacchetti azionari rivalutati per milioni di euro
Risiko bancario, dall'Ops di Unicredit su Banco BPM le azioni dei ceo sono in crescita: Castagna segna un +€2,2 mln, Orcel +€1 mln, Messina +€1,3 mln e Foti +€1,2 mln. L’offerta pubblica di scambio (Ops) lanciata da Orcel ha acceso il mercato azionario bancario, facendo volare le banche in Borsa e portando ai top manager guadagni milionari. Il solo annuncio dell’operazione ha avuto un effetto domino positivo sulle principali banche quotate, garantendo ai manager con pacchetti azionari un incremento significativo del valore dei propri titoli.
Banco BPM
Le azioni di Banco BPM sono state le più premiate, segnando un +18,4% nel periodo compreso tra il 22 novembre e il 12 dicembre, passando da 6,64 a 7,86 euro. Per l’amministratore delegato Giuseppe Castagna, che possiede 1,82 milioni di azioni del gruppo, ciò si è tradotto in un aumento di valore di 2,22 milioni di euro. Il pacchetto azionario di Castagna ora vale 14,3 milioni, mentre il suo stipendio complessivo per il 2023 ha raggiunto i 6 milioni di euro, rendendolo il secondo banchiere più pagato in Italia dopo Orcel. Il presidente di Banco BPM, Massimo Tononi, ha visto una rivalutazione ancora maggiore. Con 3,5 milioni di azioni, il suo portafoglio è cresciuto di 4,27 milioni di euro, raggiungendo un valore complessivo di 27,5 milioni. Anche i condirettori generali Domenico De Angelis ed Edoardo Maria Ginevra hanno beneficiato dell’effetto positivo sulle azioni, rispettivamente per 480 mila e 320 mila euro.
Unicredit e Intesa Sanpaolo
Unicredit, il motore dell’Ops, ha registrato un rialzo del 3% nelle sue azioni, portando il valore del pacchetto di Orcel, composto da 673.853 titoli, a 26,4 milioni di euro, con una rivalutazione di 775 mila euro. Paradossalmente, il principale concorrente di Unicredit, Carlo Messina di Intesa Sanpaolo, si è arricchito: le azioni di Intesa sono salite del 7,4%, incrementando il valore del pacchetto di Messina di 1,29 milioni di euro (il suo pacchetto vale 18,6 milioni).
Le altre banche
Il rialzo delle azioni non si è limitato a Unicredit e Banco BPM. Fineco, Mediobanca e altri istituti hanno registrato performance significative. L’ad di Fineco, Alessandro Foti, ha visto un incremento di 1,23 milioni nel valore delle sue azioni (+14,8%) per arrivare a 9,5 milioni, mentre Alberto Nagel di Mediobanca ha beneficiato di una crescita di 820 mila euro. Nagel, che possiede 3,15 milioni di azioni, ha visto il valore complessivo del suo pacchetto raggiungere i 45,1 milioni. Anche il presidente di Mediobanca, Renato Pagliaro, con 2 milioni di azioni, ha registrato un incremento di 520 mila euro, portando il valore totale del pacchetto a 28,6 milioni. Infine, il direttore generale Francesco Saverio Vinci ha visto una rivalutazione di 352 mila euro per un portafoglio che ora vale 19,4 milioni.
La politica
Sul fronte politico, l’operazione di Orcel ha sollevato perplessità da parte del governo Meloni, che teme l’indebolimento del progetto di un terzo polo bancario con Mps. Tuttavia, l’amministratore delegato di Mps, Luigi Lovaglio, ha tratto comunque vantaggio dall’aumento del valore delle azioni dell’istituto, con una rivalutazione del suo pacchetto di 104 mila euro.