Deutsche Bank, presentato Outlook 2025: investire nella crescita globale con attenzione a inflazione, tassi e incertezze geopolitiche

L’economia globale mantiene il suo ritmo, mentre inflazione, tassi e dinamiche geopolitiche definiscono le sfide e le opportunità per gli investitori

Deutsche Bank, è stato presentato Outlook 2025, incentrato intorno all'investire nella crescita della macro-economica e della micro-economica.

"Nel 2024 l’economia globale ha mantenuto un ritmo di crescita del 3%. Ci aspettiamo che questo continui anche l’anno prossimo. Gli USA dovrebbero guidare la crescita economica tra le economie sviluppate anche se il ritmo di espansione probabilmente si attenuerà verso il 2%. Il mercato del lavoro si è normalizzato senza segnali di recessione e i consumi privati rimangono solidi. L’economia dell’Eurozona sta recuperando dalla crescita anemica e prevediamo che la ripresa continui nel 2025, anche se ad un ritmo inferiore all’1% e con Germania e Francia alle prese con il rischio di stagnazione. In Cina, infine, la crescita ha perso slancio durante l’anno e prevediamo che continui a farlo anche nel 2025 a meno che Pechino non vari uno stimolo fiscale anticiclico a sostegno della domanda interna. L’escalation delle tensioni commerciali con gli USA aggiunge un ulteriore elemento di incertezza."

Inflazione, tassi e mercati: il delicato equilibrio verso il 2025

"L’inflazione dovrebbe continuare a diminuire nel 2025, permettendo alle Banche Centrali di ridurre ulteriormente i tassi di interesse. Ma non deve essere sottovalutata. La tenuta dell’economia USA e la spesa pubblica derivante dai programmi pro-crescita della nuova amministrazione, insieme alla guerra tariffaria, potrebbero rallentare il processo di disinflazione. Prevediamo che l’inflazione rimarrà persistente anche l’anno prossimo. Negli USA prevediamo una discesa lenta, con possibili rischi al rialzo, e un’inflazione nel 2025 ancora sopra il target della Fed. In Eurozona, invece, stimiamo che l’inflazione continui a rallentare verso l’obiettivo del 2%."

"Di fronte a questo contesto, la Fed dovrebbe continuare a tagliare i tassi con cautela di altri 75 pb entro la fine dell’anno prossimo portando il tasso sui Fed Funds al 3,75-4,00%. Per la BCE, invece, prevediamo un ciclo di tagli più profondo a sostegno della crescita con cinque tagli dei tassi entro dicembre 2025 e un tasso sui depositi al 2,00%."

"Il quadro macroeconomico è particolarmente favorevole per i mercati azionari e per le obbligazioni societarie vista la crescita economica che sostiene gli utili aziendali e porta a fondamentali attraenti. Il contesto di tassi di interesse bassi è ormai alle spalle e i nuovi livelli dei rendimenti consentono di cogliere molte opportunità anche sul mercato obbligazionario, ma non senza cautela. La situazione politica e geopolitica mantiene elevata l’incertezza. La costruzione di portafoglio, la selezione dei titoli e la gestione del rischio rimangono fondamentali anche nel 2025."