Manovra, oggi arriva in Cdm: tagli cuneo fiscale e Irpef, ipotesi 3,2mld alla sanità e contributo 3-4 mld dalle banche in 2 anni

Il Consiglio dei Ministri è stato convocato stasera dove, per un primo esame dei testi, insieme al Documento di bilancio per l'Unione europea ci sarà anche la Legge di Bilancio vera e propria e il decreto fiscale collegato

Il Consiglio dei Ministri è stato convocato stasera, alle ore 20, dove insieme al Documento di bilancio per l'Unione europea ci sarà anche la Legge di Bilancio vera e propria e il decreto fiscale collegato, per un primo esame dei testi. La manovra 2025 dovrebbe aggirarsi intorno ai 25 miliardi di euro. Secondo i dati la pressione fiscale dovrebbe abbassarsi dal 42,3% del 2024 al 42,1% nel 2025. I tagli alla spesa sono stati fissati a 3 miliardi. Ci saranno il contributo dalle banche, per cui la trattativa è tuttavia ancora in corso, e tagli ai ministeri definiti flessibili e gestibili dai singoli dicasteri.

Manovra, oggi arriva in Cdm, tagli al cuneo fiscale e Irpef

Le principali misure contenute nella manovra di bilancio 2025 sono, in primo luogo, la conferma del taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 35.000 euro e della riduzione del sistema Irpef a 3 aliquote. Il governo intende rendere strutturali questi due provvedimenti che valgono circa 15 miliardi di euro. Inoltre, anche un possibile ampliamento del taglio del cuneo al ceto medio, per i redditi fino a 60.000 euro. Questa misura richiederebbe tra 2,5 e 4 miliardi di euro. Potrebbe essere ridotta ai redditi fino a 40.000 euro.

Interventi a favore delle famiglie

Il governo Meloni aveva promesso interventi a favore della famiglia e della la natalità per “contrastare la tendenza demografica negativa”. Nella manovra dunque ci saranno misure e modifiche che riguarderanno l’assegno unico universale, il piano asili nido, i congedi parentali e il bonus mamme lavoratrici. Le risorse in questo caso risultano essere limitate.

Tra le ipotesi ci sarebbe quella di arricchire l’assegno ma senza farlo pesare nel calcolo Isee, almeno per quanto riguarda le famiglie numerose. Un’altra opzione sarebbe quella dell'introduzione di detrazioni per scaglioni di reddito. Fra le novità anche l’ampliamento alle lavoratrici a partita Iva del bonus mamme con almeno due figli.

Inoltre, sarà anticipato a fine 2024 il bonus-Natale da 100 euro inizialmente previsto a inizio 2025 che spetterà solo ai lavoratori dipendenti con reddito complessivo isee non superiore a 28mila euro, al coniuge non separato e almeno un figlio - entrambi a carico - oppure almeno un figlio a carico nel caso in cui l’altro genitore manchi. 

Contributo alle banche 

Nella manovra sarà presente contributo a carico delle banche. In sostanza, un contributo straordinario richiesto alle grandi aziende, in particolare a quelle del settore bancario, che hanno beneficiato di condizioni eccezionali. Il contributo si aggirerebbe intorno ai 3-4 miliardi di euro ogni 2 anni. Il governo ha comunque sottolineato che non saranno inserite nuove tasse. Ci saranno tagli lineari a carico dei ministeri. I singoli dicasteri saranno chiamati a gestire i tagli in maniera flessibile. Il comparto sanitario sarà escluso dai tagli.

Risorse alla sanità

La manovra comprenderebbe anche le risorse per la sanità, nonostantele cifre siano ancora incerte. Alcune ipotesi parlano di circa 3,2 miliardi di euro. Questi stanziamenti serviranno al ministro della Salute Orazio Schillaci per avviare il piano triennale di assunzioni per medici e infermieri e per pagare di più gli specializzandi in medicina di urgenza e altre discipline in crisi.

Dal bonus Maroni al bonus ristrutturazioni

Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione, ha comunicato che arriveranno gli stanziamenti per il rinnovo dei contratti 2025/27. Sul versante delle pensioni oltre a confermare la piena indicizzazione delle pensioni rispetto all'inflazione, si punta a perfezionare il bonus Maroni, incentivando chi sceglie di rimanere al lavoro. Si prosegue anche verso la riconferma nel 2025 del bonus ristrutturazione al 50&% ma solo per le prime case e per tutte le altre scenderà al36% da gennaio.