Piano Strutturale di Bilancio di medio termine aggiornato: deficit/pil al 2,8% dal 2026, discesa debito dal 2027 - PDF

"Il Governo si pone l’obiettivo di portare il rapporto deficit/Pil al 3,3% nel 2025 e al 2,8% nel 2026, il che consentirà di uscire dalla procedura per deficit eccessivo"

Il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti ha presentato il Piano Strutturale di Bilancio di medio termine aggiornato.

Piano Strutturale di Bilancio di medio termine aggiornato: deficit/pil al 2,8% dal 2026, discesa debito dal 2027

La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha trasmesso alle Camere il Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029, secondo quanto previsto dal Capo IV del Regolamento (UE) 2024-1263 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2024.

Come si legge sul sito del governo, "il Piano conferma la traiettoria della spesa primaria netta (nuovo indicatore univoco sottoposto alla sorveglianza della Commissione) che avrà, nei prossimi 7 anni (orizzonte temporale di riferimento), un tasso di crescita medio vicino all’1,5%, compatibile con il profilo stimato dalla Commissione.

Nel dettaglio, i tassi di crescita della spesa primaria netta previsti sono: 1,3% nel 2025; 1,6% nel 2026; 1,9% nel 2027; 1,7% nel 2028; 1,5% nel 2029; 1,1% nel 2030 e 1,2% nel 2031.

Il Piano si ispira a una linea seria, prudente e responsabile, coerente con l’azione dispiegata dal Governo dal suo insediamento. Partendo da una stima del 3,8% del PIL per l’anno in corso (più bassa del 4,3% stimato lo scorso aprile), il Governo si pone l’obiettivo di portare il rapporto deficit/Pil al 3,3% nel 2025 e al 2,8% nel 2026, il che consentirà di uscire dalla procedura per deficit eccessivo.

Tenendo anche conto della revisione del PIL nominale operato dall’Istat e dei dati sul debito elaborati dalla Banca d’Italia, il rapporto debito/PIL a fine 2023 scende al 134,8% (133,6% a meno delle compensazioni relative ai bonus edilizi) rispetto al 137,3% precedentemente stimato. Come già rilevato nel DEF dello scorso aprile, l’andamento del rapporto tra debito e PIL nei prossimi anni, soprattutto nel periodo 2024-2026, continuerà a essere fortemente condizionato dall’impatto sul fabbisogno di cassa delle compensazioni d’imposta legate ai Superbonus edilizi introdotti a partire dal 2020. Il rapporto debito/Pil, dunque, solo dal 2027 inizierà un percorso di discesa, in linea con le nuove regole che prevedono che si riduca, in media, di 1 punto percentuale di PIL successivamente all’uscita dalla procedura per deficit eccessivi.

Il Piano contiene un rilevante insieme di riforme e investimenti, di cui alcuni in continuità con il PNRR. Ciò conferma la determinazione del Governo a lavorare per il miglioramento della competitività dell’economia italiana, promuovendo una crescita sostenibile e il contrasto al declino demografico. Al contempo si conferma il sostegno al potere d’acquisto delle retribuzioni e l’impegno all’attuazione della legge delega di riforma del fisco, compresa l’intensificazione dello sforzo di recupero del gettito fiscale".