Bce, taglio tassi di 25 punti base a 3,50%, il secondo quest'anno, Lagarde: "Restano restrittivi finché serve"
La Banca Centrale Europea taglia i tassi, la presidente Lagarde: "No riduzioni predeterminate"
La Bce ha effettuato il secondo taglio dei tassi di quest'anno dopo la riunione del Consiglio Direttivo, per allentare la stretta monetaria iniziata durante la crisi energetica del 2022-2023. Sforbiciata di 25 punti base, che porta così il tasso sui depositi dal 3,75% al 3,50%. La riunione programmata per oggi mette in luce il nuovo regime con cui la Bce orienta la politica monetaria, che prevede un tasso sui finanziamenti alle banche in discesa probabilmente di 60 punti base; suddivisi in 25 di riduzione del costo del denaro, e 35 a causa di un aggiustamento tecnico previsto del nuovo “quadro operativo” annunciato a marzo dalla Bce.
Bce, taglio tassi di 25 punti base a 3,50%, il secondo quest'anno, Lagarde: "Restano restrittivi finché serve"
Il primo taglio di 25 punti base era stato deciso a giugno. La presidente della Bce Lagarde ha annunciato un taglio di 25 punti base, come era nei piani. Tuttavia non sembra trapelare nessuna fuga in avanti. La Bce "resta determinata ad assicurare il ritorno dell'inflazione all'obiettivo (del 2%, ndr) in modo tempestivo": per questo "manterremo i tassi a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario a questo scopo".
"Non ci impegniamo verso alcun percorso dei tassi d'interesse". Il taglio dei tassi è stata "una decisione presa all'unanimità", ha aggiunto Lagarde.
In un comunicato è stato spiegato che l'inflazione "dovrebbe tornare ad aumentare nell'ultima parte di quest'anno, anche perché i precedenti bruschi ribassi dei prezzi dell'energia non incideranno più sui tassi calcolati sui dodici mesi", e poi "diminuire fino a raggiungere il nostro obiettivo nella seconda metà del prossimo anno".
Il prossimo taglio dovrebbe avvenire a dicembre, poi altri 4 nel 2025. Dopo la valutazione del quadro macroeconomico, per la Banca centrale europea i dati sembrano convergere verso un raffreddamento sostenibile dell'inflazione vicino al target del 2%. La Banca Centrale Europea mira a tornare a un sistema in cui l'approvvigionamento bancario avviene principalmente sul mercato monetario.