Nozze Ita-Lufthansa, via libera dall'Ue per la vendita della compagnia italiana; €829 mln l'investimento complessivo

Lufthansa acquisirà dall’azionista Mef una quota del 41% di Ita attraverso un aumento di capitale di €325 mln, per poi salire entro il 2033 al 100%

Arriva dopo sette mesi di trattative dalla Commissione Europea l'approvazione delle nozze tra Ita Airways e Lufthansa. La compagnia aerea tedesca acquisirà in un primo momento dall’azionista Mef una quota del 41% di Ita attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro, per poi salire in una seconda fase - entro il 2033 - al 100%. 829 milioni l'investimento totale. 

L'operazione era già stata annunciata nel mese di maggio dello scorso anno, ma per finalizzare l’accordo già pattuito tra il governo italiano e Lufthansa era necessario che la Commissione certificasse il rispetto delle norme europee sulla concorrenza. 

L'approvazione di oggi infatti, come si legge all'interno della nota diffusa da Bruxelles, "è subordinata al pieno rispetto delle misure correttive offerte da Lufthansa e dal Mef", e dunque alla cessione di alcune rotte ad altre aziende, per mantenere comunque la concorrenza nel breve e lungo raggio. 

Nozze Ita-Lufthansa: le parole del Ministro Giorgetti

"Oggi chiudiamo positivamente una storica annosa vicenda del vettore nazionale che per 40 anni ha contraddistinto il dibattito della pubblica opinione", ha spiegato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti durante la conferenza stampa a Roma, di fianco al ceo di Lufthansa Carsten Spohr e il presidente di Ita Antonino Turicchi.

"È un successo per questo governo e soprattutto per questo Paese. La soluzione positiva avviene con operatore che ci conforta rispetto alla possibilità di sviluppare il traffico aereo da/per l’Italia, Roma diventerà l'hub di riferimento per America, Asia e Africa"

Ita Airways 

Inizia dunque ufficialmente il processo di vendita di ITA da parte dello stato, che mediante il Mef ne possiede il 100%. 

La società era nata nel 2021 dalla graduale dismissione di Alitalia, la precedente compagnia aerea di bandiera. Quest'ultima si trovava infatti in un perenne stato di crisi, e per questo motivo ITA ne aveva comprato aerei, licenze e permessi, assumendo anche circa la metà dei suoi 7 mila dipendenti.

Sin da quel momento i vari governi hanno cercato un acquirente, fino all'accordo tra Giorgia Meloni e Lufthansa.