24 Aprile 2024
Milano, 24 aprile 2024 – È stata diffusa la notizia della sospensione dal 22 aprile al 6 maggio della produzione dello stabilimento di Mirafiori da parte di Stellantis. Nel comprensorio industriale torinese lavorano duemila dipendenti, ora in cassa integrazione a causa di questo stop. Ha però suscitato aspre critiche e indignazione il megacompenso di 36 milioni di euro che verrà corrisposto al C.e.o. Carlos Tavares. Un'opinione controcorrente è stata espressa dal noto giuslavorista avv. Marco De Bellis: "Le due cose non sono connesse. Tavares non ha un mandato per cercare di tenere aperti più stabilimenti possibili, ma per fare utili e avere risultati positivi per il Gruppo. Stellantis nel 2023 è andato benissimo, ha fatturato 189,5 miliardi di euro, ha avuto un utile di 18,6 miliardi, ha distribuito dividendi a tutti i soci. Ha avuto un margine del 12,8%, superiore quindi a quello di tutti gli altri concorrenti. Questi sono i risultati che inducono un'azienda a pagare o meno la parte variabile della retribuzione dei propri dipendenti. Inoltre, il Gruppo Stellantis ha distribuito ai suoi dipendenti ben 1,9 miliardi di utili, perciò tutti ne hanno beneficiato, non solo il C.e.o. Per quanto riguarda la retribuzione base di Tavares è alta ma proporzionata al ruolo. Parliamo di 2 milioni di euro, cui si sommano le altre parti variabili: 11,5 mln che sono stati erogati in relazione agli utili, poi un compenso una tantum di 10 milioni che era previsto per trasformare Stellantis in un provider di mobilità tecnologica e sostenibile, ha raggiunto l’obiettivo e gli è stato versato. Poi vi sono altri 13 milioni che fanno parte di un LTI (Long Term Incentive), ovvero un incentivo a lungo termine spalmato su diversi anni. Non conosco il contratto di Tavares ma sicuramente, com’è usuale in questi casi, conterrà due clausole: il Malus e il Claw-back. Il Malus è il meccanismo contrattuale che consente di ridurre o addirittura azzerare questo LTI; il Claw-back in caso di avvenuta erogazione permette addirittura di ottenerne la restituzione a fronte di valutazioni negative delle performance aziendali o in caso di comportamenti di Tavares non conformi all'etica del gruppo. Io non vedo una grande contraddizione fra lo stop alla produzione di Mirafiori e la sua retribuzione. Si tratta del compenso di un dirigente apicale che gestisce un'azienda che ha un fatturato pari a più manovre finanziarie dello Stato italiano e che è, tutto sommato, quasi in linea con ciò che percepiscono certi grandi atleti che hanno sicuramente minori responsabilità di lui."

Avv. Marco De Bellis
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