Valter Mainetti (Condotte d'Acqua): "Vediamo nei programmi del Pnrr una prospettiva importante"
Al Salone della Giustizia, nell’incontro sulla regolazione delle opere pubbliche, dal Ministro Matteo Salvini all’imprenditore Valter Mainetti viene evidenziato il principale nodo che rallenta i lavori ("la paura della firma"). L’aiuto dalla Corte dei Conti.
“Sono moderatamente ottimista sia riguardo alla tempistica del Pnrr, sia sull’efficienza del nuovo codice degli appalti. Peraltro guido un’azienda di costruzioni nata nel 1880, anno in cui era Pontefice Leone XIII, che promulgò - nel 1891 - l’enciclica De Rerum Novarum, e quindi siamo fiduciosi che le cose nuove ci porteranno fortuna’’. Così Valter Mainetti, Presidente e ad della Società Italiana per le Condotte d’Acqua 1880, con l’aulico riferimento, risponde al moderatore Federico Fubini, che lo invita, come imprenditore, a formulare una previsione, al termine dell’incontro Il nuovo codice dei contratti alla prova del Pnrr, al Salone della Giustizia’’.
Il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini ha aperto l’incontro
Il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che ha aperto l’incontro, riferendosi alla presenza di Condotte 1880, con una quota nel Consorzio che dovrà costruire il ponte sullo stretto, coglie l’occasione per sottolineare che finalmente dopo cinquantadue anni dalla nascita della società per la realizzazione dell’ eccezionale infrastruttura, dalle chiacchere si passa ora ai fatti, con i 12 miliardi previsti dalla Legge di Bilancio.
Salvini sottolinea comunque l’importante quota di Pnrr, ben 39 miliardi, che dovranno essere investiti in strutture che riguardano il suo dicastero come i 159 progetti di case popolari per realizzare 15 mila appartamenti. Ma per stare nei tempi che l’Unione Europea prevede per la realizzazione dei progetti e delle opere, si dice ben consapevole che, oltre una regolamentazione semplificata e la trasparenza, occorre rimuovere gli ostacoli che rallentano l’attività della burocrazia, soprattutto il timore, firmando documenti, di incorrere nel reato di abuso d’ufficio.
In tal senso interviene il presidente aggiunto della Corte dei Conti, Tommaso Miele, che propone che l’organo costituzionale cambi l’atteggiamento verso la Pubblica Amministrazione. Piuttosto che prevedere sanzioni dovrebbe incidere sulla responsabilità con una funzione consultiva e di controllo della legittimità. "Gli enti locali – precisa – potrebbero chiedere un controllo preventivo su precise questioni. E ciò contribuirebbe certamente a sradicare la cosiddetta "paura’’ della firma".
"Vediamo nei programmi del Pnrr – afferma Valter Mainetti – una prospettiva importante per la nostra impresa"
"Vediamo nei programmi del Pnrr – afferma Valter Mainetti – una prospettiva importante per la nostra impresa. Apprezziamo l’obiettivo di trasparenza del codice degli appalti con lo sviluppo della digitalizzazione. Tuttavia anche per noi la cosiddetta paura della firma è un problema essenziale, un nodo che va sciolto. Abbiamo infatti in programma lavori con grandi Comuni, come la metro D di Roma e il Carcere di Bolzano, ma anche con più piccoli enti locali".
Bernardo Mattarella, ad di Invitalia, Agenzia nazionale per attrarre investimenti e lo sviluppo dell’impresa, che fa capo al Mef, conferma l’ impegno a venire incontro alle necessità della P.A. e soprattutto ai Comuni che vanno aiutati nella committenza. In proposito informa che è stata realizzata una piattaforma di consultazione e di interlocuzione con Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione.