Quota 104 con penalizzazioni: requisiti, a chi spetta, come funziona la nuova pensione anticipata a 63 anni
Tra i requisiti a chi spetta e come funziona la nuova pensione anticipata, il punto anche sull'Opzione donna che sale a 61 anni ma con degli sconti per chi ha figli
La cosiddetta Quota 104 compare nella nuova legge di bilancio con delle penalizzazioni sulla parte retributiva dei periodi lavorati fino alla fine del 1995, insieme ai requisiti per l'uscita che indicano a chi spetta e come funziona la nuova pensione anticipata a 63 anni.
Quota 104: penalizzazioni, requisiti, a chi spetta e come funziona la pensione anticipata a 63 anni
Alla Quota 104 (che sostituirà la Quota 103) saranno applicate alcune penalizzazioni sulla "parte retributiva" che riguarda i periodi lavorati fino al 31 dicembre 1995. Nel 2024, sarà possibile accedervi al canale di uscita della pensione anticipata con almeno 63 anni d'età e 41 anni di contributi, e le penalizzazioni saranno determinate attraverso il meccanismo dei coefficienti di trasformazione.
Finestre d'uscita dilatate tra i requisiti e la pensione
Inoltre, il periodo tra il raggiungimento dei requisiti e l'effettiva pensione verrà dilatato per le uscite anticipate. Nel settore privato, questo spazio di tempo passerà da tre a sei mesi, mentre nel settore pubblico da sei a nove mesi.
Pensioni anticipate dal 2025 autonomamente adeguate in base all'aspettativa di vita.
Dal 2025, le pensioni anticipate richiedenti 42 anni di contribuzione (41 per le donne) torneranno ad essere automaticamente adeguate in base all'aspettativa di vita, due anni prima rispetto al termine attualmente previsto nel 2026.
Opzione donna disponibile dai 61 anni: saranno previsti sconti per le donne con figli
La bozza della manovra mantiene sostanzialmente l'Opzione donna nella versione ristretta in vigore quest'anno, con requisiti specifici per caregiver, lavoratrici con invalidità fino al 74%, e "licenziate". Tuttavia, la soglia anagrafica per l'accesso all'Opzione donna è alzata a 61 anni. Questo requisito diminuisce a 60 anni per le donne con almeno un figlio e a 59 anni con più figli. Rimarranno necessari almeno 35 anni di contribuzione per l'accesso.
Si registrano modifiche parziali nel sistema di indicizzazione delle pensioni
Infine, per quanto riguarda l'indicizzazione degli assegni, essa sarà garantita al 100% per le pensioni fino a 4 volte il minimo Inps. Dal 2024, questa percentuale salirà dall'85% al 90% per le pensioni tra 4 e 5 volte il minimo. Le altre "fasce" rimarranno invariate, ad eccezione dell'ultima, che comprende gli assegni più elevati, ovvero quelli superiori a 10 volte il minimo Inps. Per questa fascia, è prevista una riduzione della rivalutazione dal 32% al 22%.