Bce, nuovo rialzo dei tassi di + 0,25%, al 4,5%, ai massimi storici. Ennesima stangata di Lagarde
La decisione non è stata presa all'unanimità: tra i governi che avrebbero votato per uno stop ci sono Germania, Grecia, Paesi Bassi, Belgio, Estonia e Irlanda
La Banca Centrale Europea ha deciso di aumentare nuovamente i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale, un annuncio che coglie di sorpresa chi, come Tajani, sperava che questo non accadesse. Dopo giorni di timido ottimismo, questa mossa ha colpito duramente, gelando l'ottimismo di coloro che pagano mutui a tasso variabile e mettendo a repentaglio la capacità di spesa delle famiglie. Lagarde ha lasciato intendere che la decisione non è stata presa all'unanimità, il che significa che vari governi avrebbero votato per uno stop ai rialzi. Tra questi, ci sono Germania, Grecia, Paesi Bassi, Belgio, Estonia e Irlanda.
Bce, nuovo rialzo dei tassi di + 0,25%, al 4,5%, ai massimi storici. Ennesima stangata di Lagarde
Il consiglio direttivo ha dichiarato che questo è "l'ultimo aumento", ma, come molti temono ed affermano, molto probabilmente non sarà così. Durante la riunione odierna, il consiglio direttivo della BCE ha deciso di aumentare i tassi d'interesse di un quarto di punto percentuale, portando così il tasso di rifinanziamento principale al 4,50%, il tasso sui depositi al 4%, e il tasso sui prestiti marginali al 4,75%. Questa decisione è stata presa con l'avvertenza che l'inflazione sarà "domata" se i tassi rimarranno invariati a lungo.
Il verdetto arriva sulla base di una revisione al rialzo delle stime di inflazione per l'anno in corso. "L'inflazione sta diminuendo, ma ci si aspetta che rimanga troppo elevata per un periodo prolungato. Il consiglio direttivo è determinato a riportare l'inflazione all'obiettivo del 2% nel medio termine" ha dichiarato la BCE al termine della riunione.
I banchieri centrali storcono il naso di fronte a questa mossa. Alcuni di loro avrebbero preferito una pausa nella serie di aumenti dei tassi che dura dal luglio del 2022. Ritenevano che fosse opportuno valutare l'impatto delle restrizioni monetarie fino a quel momento.
Il mercato ha già reagito, con una diminuzione del valore dell'euro rispetto al dollaro. Questa reazione potrebbe sembrare controintuitiva, ma gli investitori sembrano esprimere la convinzione che la BCE abbia commesso un errore che peggiorerà la recessione nell'area euro. Le previsioni della BCE delineano un quadro di stagflazione per la zona euro: una crescita drasticamente rivista al ribasso e un'inflazione rivista al rialzo per quest'anno e il prossimo, a causa dell'impennata dei prezzi del petrolio.