Cina, scoppia la bolla immobiliare, Evergrande dichiara bancarotta alla Corte di New York: 330 mld di passività

Timori anche per Country Garden. Il colosso immobiliare era diventato il riferimento della crisi del settore in Cina dopo lo stato di insolvenza nel 2021. Si teme un effetto domino

Il colosso immobiliare cinese Evergrande divenuto il simbolo della crisi del settore nel Dragone ha dichiarato bancarotta presso la Corte di New York. China Evergrande, un tempo la seconda società del settore, andata in insolvenza nel 2021 per il forte indebitamento, rappresentando uno choc in tutto il mercato immobiliare, ha presentato istanza di protezione dal fallimento secondo il capitolo 15.

Evergrande dichiara bancarotta alla Corte di New York, 330 mld di passività

Questo significa che viene consentito ad un tribunale fallimentare statunitense di garantire il riconoscimento a un procedimento di insolvenza o di ristrutturazione del debito che coinvolge Paesi stranieri. Il capitolo 15 conferisce ai creditori stranieri il diritto di partecipare ai casi di fallimento dichiarati degli Stati Uniti e proibisce la discriminazione nei confronti di tali creditori stranieri.

Le turbolenze sull'immobiliare si riversano in borsa: giù Tokyo (-0,96% a 31.322,34 punti) e Hong Kong (-0,64% a 18.208,88 punti). Della situazione del colosso immobiliare come detto, si sa da tempo. Ma quello che preoccupa adesso è un possibile effetto domino. Evergrande aveva di recente accumulato 330 miliardi di passività e la sua crisi si era portata dietro quella di tutto il settore. A luglio aveva dichiarato di aver perso 81 miliardi di dollari di capitale nel 2021 e nel 2022. Un documento depositato in Borsa aveva anche rivelato i debiti totali, circa 2.437 trilioni di yuan che corrispondono a 330 miliardi di dollari, vale a dire il 2% dell'intero prodotto interno lordo del Dragone. Lo scorso marzo Evergrande presentò un piano di ristrutturazione multimiliardario per rimborsare i suoi creditori internazionali: il piano più grande mai realizzato in Cina. 

Fallimento Evergrande, timori anche per Country Garden

Un altro colosso immobiliare come Country Garden rischia di fare la stessa fine di Evergrande. Il più grande promotore immobiliare privato della Cina preoccupa gli investitori dopo che la società non ha pagato alcuni interessi questo mese. Il colosso ha segnalato "grandi incertezze" sul pagamento dei bond, alimentando ancora di più la preoccupazione. Ipotesi default a settembre, che seguirebbe situazione di Evergrande.

Pochi giorni fa la situazione critica della Cina era arrivata anche negli Usa. Joe Biden parlò dell'economia cinese come di una "bomba ad orologeria", e Pechino ribatte: "L'Occidente sarà smentito". La ripartenza "sarà un processo accidentato e tortuoso", aggiungendo che "un certo numero di politici e di media occidentali hanno esaltato i problemi nel processo di ripresa economica post-pandemica della Cina".