Cuba, addio al denaro contante con pagamenti cash solo fino alla soglia di 190 euro

Da qualche ore nell'isola caraibica è entrata in vigore la legge che limita fortemente l'utilizzo di banconote

Cuba cerca di limitare sempre di più l'uso del denaro contante eliminando la possibilità di acquistare il carburante in pagamenti cash (solo con carte) e limitando fortemente le transazioni contrattuali ad una soglia ben definita: sono queste le novità introdotte dal governo e avallate dalla Banca Centrale di L'Avana che è d'accordo sulla decisione di "promuovere la bancarizzazione" pur sottolineando che il contante "non cesserà di esistere". Monete e soldi cartacei continueranno a far parte dei portafogli e delle tasche dei cubani ma il cambiamento delle abitudini, d'ora in avanti, sarà netto. Pure con le rassicurazioni del caso per chi ama la cara e vecchia banconota, la strada è tracciata: sempre più moneta elettronica. I motivi? "Gli alti costi associati alla sua emissione, trasporto, lavorazione e stoccaggio, nonché la crescente domanda di numero di bancomat per prelevare", hanno dichiarato le autorità cubane. Non solo, ma tra gli altri motivi l'inflazione che si fa sempre più elevata e l'aumento a dismisura delle aziende non registrate. In tutti modi, insomma, si vuole evitare di far circolare soldi "in nero". Le imprese non potranno più utilizzare gli sportelli automatici (quindi niente prelievi) e non si potrà superare la soglia dei cinquemila pesos (l'equivalente di 190 euro) sui pagamenti in denaro quando si tratta di rapporti contrattuali. Le transazioni "preferite" anche rispetto ad assegni e bonifici saranno quelli effettuati con le carte magnetiche "per poi introdurre gateway di pagamento attraverso i quali è possibile effettuare una specifica transazione con un telefono cellulare", ha dichiarato alla stampa il vice presidente del Banco Central de Cuba, Alberto Javier Quiñones Betancourt.